Faenza, giro di vite sui permessi per disabili

«Sono il doppio che a Ravenna». Scatta la revisione di Ausl e polizia municipale. Revocati 45 pass Ma ci sono casi controversi e proteste

permessidisabili

permessidisabili

Faenza (Ravenna), 28 movembre 2015 - Giro di vite del Comune sui permessi per disabili, ritenuti troppi. Revocati quasi 50 tagliandi, ma alcuni casi sono dei veri paradossi. L’amministrazione comunale dopo l’introduzione del Piano Sosta lamentava la presenza di un gran numero di permessi per disabili, circa duemila tagliandi, rilasciati dalla polizia municipale e ritenuti troppi rispetto alla media in altre città. A Faenza, in centro storico, sono 97 i posti riservati ai disabili a fronte di 2700 parcheggi, il doppio di quanto non sia prescritto per legge, che prevede uno stallo a ‘righe gialle’ ogni 50. L’amministrazione ha così incontrato l’ente incaricato a rilasciare l’attestazione per ottenere il tagliando, il personale dell’Ufficio di igiene pubblica dell’Ausl. A loro è stato chiesto, in via preliminare, di valutare se ci fossero i presupposti per una revisione. L’Ausl ha ritenuto di sì e così il Comando della municipale a maggio 2014 ha inviato la richiesta di procedere a una revisione dei tagliandi. «Ci siamo basati – dice il dirigente della Pm, Paolo Ravaioli – su una statistica: il numero di tagliandi rilasciati a Faenza è più del doppio di quelli rilasciati a Ravenna, città con oltre 150mila abitanti: ci sembrava che qualcosa non andasse».

L’Auslha controllato tutti. «Ha fatto verifiche – spiega Ravaioli – e richiesto i fascicoli che sono stati ritenuti dubbi, si è trattato di una fase lunga mesi. Successivamente è subentrata un ulteriore step nel quale l’Ausl ci ha chiesto di far produrre documentazione medica a 180 titolari dei permessi. L’Ausl ha poi deciso di convocare 102 titolari di altrettanti permessi, ritenendo di doverli sottoporre, a gruppi di dieci, a visita medica collegiale. Di questi l’Ausl in base ai criteri di valutazione ha ritenuto di revocarne a oggi 45 (in queste settimane si stanno concludendo le ultime visite), mentre due possessori, prima ancora di essere sottoposti a revisione medica, hanno riconsegnato spontaneamente i tagliandi». Fin qui l’iter burocratico e le carte. Nei 45 casi però almeno tre (quelli di cui siamo venuti a conoscenza, ndr) appaiono particolarmente controversi. Così tra le persone a cui il permesso è stato revocato ci sono quelli per una signora il cui figlio è affetto da sclerosi multipla, e due cittadini affetti da palesi menomazioni agli arti inferiori.

«Dei 45 permessi a oggi revocati – conclude Ravaioli – 15 sono stati riconsegnati. Ci rendiamo conto che ci possano essere casi particolarmente strani però non è la polizia municipale l’organo che regola e verifica il possesso dei requisiti». Nel frattempo anche le associazioni dei disabili, venute a conoscenza della revisione, si preparano a scendere in campo e annunciano battaglia. Uno dei cittadini a cui è stato revocato il permesso chiede chiarezza: «Perché mi è stato tolto il permesso? Con quale criterio? E se quel diritto non mi era dovuto perché mi è stato rilasciato in passato?».