Beve il detersivo e muore, "Ciao cucciolo, ora corri in cielo a fare gol"

San Martino in Rio sotto choc: decine di messaggi per il piccolo Carlo FOTO Il sorriso del piccolo Carlo - La fiaccolata

Il sorriso del piccolo Carlo Russo

Il sorriso del piccolo Carlo Russo

San Martino in Rio (Reggio Emilia), 30 agosto0 2015 - Un piccolo tempio colorato. All’indomani della toccante fiaccolata in memoria del piccolo Carlo Russo (FOTO), mancato all’affetto dei suoi cari venerdì mattina – si è spento al Santa Maria, dove era ricoverato da martedì sera, dopo aver ingerito inavvertitamente del detergente per lavastoviglie – la vetrina del Black or White Café di San Martino in Rio appare tappezzata di messaggi e piccoli omaggi di amichetti e parenti del piccino.  Se venerdì sera una comunità commossa ha sfilato lì davanti, al locale gestito da Antonio Russo e Giusy Cataldo, stringendosi al dolore straziante di una mamma e un papà in preda alla disperazione, dando vita a una vera e propria processione, ieri il bar era un tripudio di fiori. Bouquet di rose bianche e celesti, biglietti e peluche – coniglietti, orsetti, puffi, Peppa Pig – di ogni foggia e colore. Sul vetro campeggia un cartello giallo straripante di ricordi e pensieri vergati a pennarello e cuoricini trafitti dalla freccia di Cupido. «Ciao Carletto, ciao piccolo angelo... Sei volato via troppo presto». Eppoi, «Sei il mio piccolo guerriero», frimato «Il tuo A.».  «Ora che sei un angioletto avrai un grande compito – recita un biglietto raffigurante un cherubino –. Consolare e vegliare sempre la tua famiglia. Ciao Carlo».  Sulla maniglia del locale è appoggiata una maglietta dell’Italia: «Il tuo sorriso non lo dimenticheremo mai, Carlo. Tu eri il nostro campione. Nei nostri cuori ti ricordiamo per sempre. Il tuo cuore batte in tutti noi», è il messaggio di Aniello, Antony, Luigi ed Emily. «Ciao cucciolo, zio ti vuole bene...Vai a fare gol!!!». Poi l’ennesima dichiarazione carica di affetto e commozione: «Gli amici di sempre ti amano». La cittadinanza di San Martino, che ancora non si capacita dell’accaduto dopo aver seguito le vicissitudini di Carlo in presa diretta, appare sotto choc. «Conoscevo Giusy fin da quando era ragazza – racconta Marco Barbieri, titolare del bar ‘New Days’, nel cuore pulsante del paese, in corso Umberto I –. Frequentava il mio locale, poi ci siamo persi di vista per qualche tempo fino allo scorso inverno, quando ha preso in gestione il locale e siamo diventati concorrenti. Ho conosciuto anche la famiglia, il marito e i suoi bambini. E dire che stavano cercando un appartamento qui in paese per avvicinarsi al posto di lavoro». Da padre, si dice profondamente scosso: «Ho dei bimbi anch’io e posso dire che non bastano cento occhi. I figli sono assolutamente imprevedibili. Ti volti e, in un attimo, accade l’imponderabile».  Poi allarga le braccia scorato: «Alla fine è tutta una questione di fortuna». «Non c’è nulla da dire, è una tragedia. Sono padre anch’io», è laconico un altro cittadino sconsolato. Incredulità è lo stato d’animo che accomuna un gruppo di sammartinesi habituè del Bar Royal: «Siamo rimasti sconcertati, il bar non lo frequentavamo, ma siamo costernati per l’accaduto. Tutto il paese è triste per la sorte toccata a quel bambino». Frattanto, è previsto per domani, a mezzogiorno, il riscontro diagnostico sulla salma del piccolo. I funerali, ancora da stabilire, avranno luogo a San Martino, a cura delle Onoranze Rossi.