RAIMONDO MONTESI
Cosa Fare

La figlia di Sting fa ballare il popolo della notte a Jesi

Eliot Paulina Sumner, soprannominata Coco, ospite speciale del party ‘FuoriOrario’

Eliot Paulina Sumner, soprannominata Coco

Jesi (Ancona), 17 febbraio 2017 - Una Dj d’eccezione al Noir Club di Jesi. Il suo nome d’arte è Vaal. Vi dice poco? Aggiungiamo che all’anagrafe fa Eliot Paulina Sumner, soprannominata Coco. Ancora niente? Beh, sicuramente conoscerete il padre, tale Gordon Matthew Thomas Sumner. Sì, proprio lui, Sting. L’ex ‘poliziotto’ ha trasmesso a tal punto la passione per la musica alla ragazza che lei non si è accontentata di metter su una band (i Blame Coco, un disco all’attivo). Alla carriera di cantante ha affiancato quella di dj.

Sabato sera, in esclusiva, Vaal sarà l’ospite speciale del party ‘FuoriOrario’ nel locale jesino. La figlia d’arte pare essere piuttosto brava dietro la consolle. Di sicuro è decisamente bella, con tanto di occhi verdi e magnetici. Lei però, a differenza di altre colleghe, punta su un look decisamente minimale, perché vuole che sia solamente il suono dei suoi dischi ad affascinare il popolo della notte. Non ha bisogno di fronzoli perché sa bene che è il suo sound a parlare. Le bastano una consolle e un paio di cuffie.    Con un background puramente rock’n’roll e jazz, Vaal non è pienamente a conoscenza delle rigide regole che definiscono la musica elettronica. Per questo non ha paura di romperle. La ricerca delle tracce più particolari e dei sound più raffinati l’hanno resa un’artista di primo piano, ma questa ossessione per l’originalità ha fatto sì che col passare del tempo si spostasse verso la produzione di suoni tutti suoi, mai sentiti prima. ‘Vaal non ha nulla da offrire, se non sangue, fatica, lacrime e sudore’. Così si descrive lei. Offre anche musica, naturalmente, spesso restando fedele alle sonorità degli anni Settanta e Ottanta, rivisitate in salsa elettronica. ‘FuoriOrario’ di solito parla la lingua techno.

Ma Coco il rock ce l’ha nel sangue, e in un modo o nell’altro qualche goccia viene sempre fuori. D’altronde parliamo di una che il genere musicale di famiglia l’ha scoperto a sette anni, quando sua madre le regalò ‘Are You Experienced’ di Jimi Hendrix (non male come inizio). A nove anni fu la volta del punk, Sex Pistols in testa. A 14 iniziò a comporre canzoni. Dev’esserle piaciuto, perché tre anni dopo lasciò la scuola per dedicarsi solo alla musica.