Jesi, il Verdicchio Utopia Montecappone tra i cinquanta top vini bianchi d’Italia

Prestigioso sesto posto nella classifica che fa la media di tutte le guide del settore

Gianluca Mirizzi della cantina Montecappone di Jesi con il suo Verdicchio super premiato

Gianluca Mirizzi della cantina Montecappone di Jesi con il suo Verdicchio super premiato

Jesi, 30 marzo 2023 – Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Utopia della cantina Montecappone di Jesi è entrato nella classifica dei cinquanta vini bianchi top italiani con uno straordinario sesto posto. E’questo il verdetto che ha dato «Gentleman», ovvero la summa, con tanto di media punteggio, di tutti dei voti che i vini nazionali hanno avuto nelle differenti guide. Il Verdicchio Utopia Montecappone era stato valutato con punteggi altissimi dalla critica e la media lo ha proiettato ai vertici. Non è una sorpresa. Gianluca Mirizzi è un vignaiolo per passione e in purezza proprio come lo sono i suoi vini e da sempre lavora su pochi, essenziali e virtuosi concetti: pulizia, pulizia e ancora pulizia, nettezza, frutto che balla in punta di piedi al palato, lasciando tracce di eleganza appagante e piena. Non c’è dunque da sorprendersi del risultato.

Le caratteristiche. E adesso guardiamolo questo calice, imparando a seguirne già il movimento, prima ancora che il colore: ha una movenza materica ma al contempo leggiadra, fluida, elegante. Sta con limpidezza grassa, opulenta, annunciando quello che poi versa all’aria e al palato: il suo giallo è pieno. Scorre subito un fluido di mineralità sulfurea finissima e s’accendono scintille di frutta martorana, machenze, canditi, in uno schioccare di grande morbidezza e avvolgenza, che sconfina poi in un ammandorlato tagliente, essenziale, candido, che gioca con l’agrumato. Vino di pienezza che ci trascina ad altezze vertiginose e che brilla infine di anice e di graffi eleganti di zenzero. Al gusto è succulento, un rotolare armonico di albicocca e pesca gialla, frutti decorati di freschezza vertiginosa. Un vino verticale che sale molto in alto e ci aspetta negli anni. Il suo viticoltore specifica che «resta sulle fecce nobili per nove mesi affina in bottiglia».

Gli abbinamenti. Provatelo su stoccafisso all’anconetana oppure su spaghettoni Latini con crostacei o ancora su un grande rombo chiodato al forno con patate. O mangiatelo da solo: oltre che un eccellente vino, è un cibo.

d.e.