A Sassoferrato la sfida è in giunta. Roberta Leri: "Porto cambiamento"

L’assessore uscente contro il sindaco Geci "Priorità a sicurezza, servizi e decoro urbano".

A Sassoferrato la sfida è in giunta. Roberta Leri: "Porto cambiamento"

A Sassoferrato la sfida è in giunta. Roberta Leri: "Porto cambiamento"

È una sfida a due nelle elezioni a Sassoferrato: l’assessore uscente, Roberta Leri, contro il sindaco uscente, Maurizio Geci.

Roberta Leri, perché si candida a sindaco?

"Sono nata, cresciuta e vissuta qui, ho fatto parte dell’associazionismo sportivo e del volontariato sanitario prima di approdare in amministrazione, dieci anni fa. Ho visto nel tempo il paese assopirsi, le frazioni non più valorizzate, un generale senso di rassegnazione. Ho deciso allora di prendere l’esperienza fatta, di farmi aiutare da due consiglieri di minoranza uscenti e di reperire forze nuove, tutte già attive nell’associazionismo e nel volontariato. Ho chiesto loro di seguirmi in questo progetto di rendere nuovamente vivo e più attuale il nostro territorio". Le tre cose di cui ha più bisogno oggi Sassoferrato?

"Infrastrutture, servizi e decoro urbano, tutti portano poi alla cosa principale per fare vivere un paese: il mantenimento e l’accrescimento dell’occupazione. Un paese accessibile grazie a buone vie di comunicazione, che fornisca servizi sul territorio come la sanità e sia gradevole e a misura d’uomo, garantisce la stanzialità delle persone e non lo spopolamento del territorio". Sicurezza, da sindaco implementerebbe la presenza di polizia locale o le telecamere?

"La sicurezza è al primo punto del mio programma. Purtroppo a causa dello spopolamento, il paese risulta isolato, deserto in alcuni orari e non vorrei si presti bene ad attività che mettano a rischio l’incolumità dei cittadini e ai furti. Negli ultimi anni c’è stato un aumento di episodi di violenza e vandalismo, alcuni gravi. È necessario implementare la videosorveglianza e la presenza delle forze dell’ordine". Nodo degli impianti fotovoltaici a terra: si può dire no? Come intende muoversi?

"Essendo un’area industriale con un atto tra privati, il no non era semplice da dire, ma si poteva fare ascolto attivo delle molteplici istanze dei cittadini e portarle a tutti i livelli istituzionali. Cosa di cui invece si sono fatti carico i cittadini stessi, formando un comitato e chiedendo aiuto a enti come la Regione e Provincia, per superare il silenzio che è prevalso a livello locale". Perché l’8 e 9 giugno i cittadini dovrebbero votare per lei?

"Perché rappresento il cambiamento, ho in mente come farlo e tutti gli ingredienti per portarlo avanti: un’esperienza decennale in amministrazione unita a quella di due consiglieri di minoranza uscenti, la visione nuova di una squadra giovane, ma composta da persone già attive nel territorio. I candidati, per lavoro o per hobby, coprono perfettamente le voci che compongono poi una amministrazione".

sa. fe.