"A Tokyo ho vinto una sfida con me stesso"

Un giugno cruciale. Che si aprirà con il compleanno dei 30 anni di Gianmarco Tamberi, il primo del mese, e proseguirà con le principali rassegne di atletica, alle quali approccerà con consapevolezza e nuovi stimoli. Quelli che ha ritrovato dopo la medaglia più importante vinta alle Olimpiadi di Tokyo. Un oro che ha cambiato la carriera di Gimbo, ripagandolo da quel maledetto infortunio che gli impedì la partecipazione a Rio 2016: "Per cinque anni ho lottato contro quel dolore personale, provando a riprendermi quello che mi era stato tolto. È stata una sfida continua con me stesso. Poi, quando ho vinto l’oro, ho iniziato a realizzare cosa significasse vincerlo per il nostro Paese e per la gente. Le persone ci hanno ringraziato – riferendosi anche gli altri medagliati - per aver dato speranza in un momento di difficoltà. Lì ho percepito che non si trattava di una cosa soltanto personale. E, dopo una rincorsa così lunga, temendo che la vittoria mi facesse dire basta e che la mia carriera avrebbe potuto concludersi post Tokyo, ho cambiato prospettiva e mi sono rimesso in gioco (ai Mondiali indoor di Belgrado in inverno, ndr), ritrovando quello spirito di agonismo che mi ha sempre contraddistinto". Dopo il punto stampa di ieri Tamberi si è allenato ad Osimo in quanto il PalaIndoor era ancora occupato dalle attrezzature utilizzate per i recenti campionati di scherma. "Come mai non mi alleno nella pista esterna dell’impianto della Montagnola? È un po’ dura, meglio non rischiare di affaticare tendini e muscoli".