"Addio Enzo, ti sei tuffato in un altro mare"

La città piange Monachesi, il gigante buono che ha lottato un anno contro un male terribile. Il dolore di Campanile e Mangialardi

"Addio Enzo, ti sei tuffato in un altro mare"

"Addio Enzo, ti sei tuffato in un altro mare"

di Silvia Santarelli

Si è spento il gigante buono, la spiaggia di velluto piange Enzo Monachesi. Aveva 53 anni. Una battaglia durata un anno quella dell’ex Assessore ai Lavori Pubblici, ex Presidente del consiglio comunale, ex Presidente di Sib Confcommercio, ex titolare dello stabilimento balneare Piccolo Lido e conosciuto da tutti per la sua bontà, generosità e altruismo. Enzo aveva voluto condividere la battaglia contro la malattia sui social, dove quasi quotidianamente mostrava a tutti che si può vivere anche mentre ci si batte per sconfiggere un tumore. Quello che aveva colpito Enzo era tra i più aggressivi e lui lo ha sempre saputo, ma non si è mai perso d’animo grazie al conforto delle tre donne e dei tanti amici che gli sono rimasti vicini fino all’ultimo.

Senigallia si è addormentata con un peso nel cuore, ventiquattrore prima della sua dipartita, le figlie avevano aggiornato via social amici e conoscenti sul repentino peggioramento delle sue condizioni di salute, poi nelle prime ore della mattinata di ieri, è arrivata la triste notizia. "Enzo si è tuffato in un altro mare", così è scritto nel necrologio che annuncia la morte del gigante buono, gettando nello sconforto quanti lo conoscevano e con lui hanno condiviso il percorso di quel maledetto tumore. Un sorriso rumoroso quello di Enzo, tanto forte da confondersi con il rumore del mare, quello che lui amava ascoltare in una spiaggia deserta, dove ogni mattina si ‘perdeva’ aspettando i clienti. Il suo ultimo post è datato 26 febbraio dove Enzo commenta la prestazione della sua Vigor, ma questa volta senza una foto di accompagnamento. Le ultime foto sono marchiate dai segni della malattia che non si è mai vergognato di mostrare: i tanti chili persi lo avevano reso quasi irriconoscibile, ma nonostante questo, sempre sorridente.

"Ti ho sempre pensato invincibile. E avevo ragione. Questo male è riuscito a prendersi il tuo corpo, ma non gli hai permesso di prendere te. La tua dignità, il tuo coraggio, la tua forza di volontà, la tua riconoscenza, la tua generosità, il tuo altruismo, la tua curiosità, il tuo senso del dovere, il tuo carattere, la tua autonomia, i tuoi progetti, i tuoi legami, il tuo profumo di buono sono rimasti intatti. Hai vinto tu. Rimarrai nei cuori di chi ti ha saputo vedere. Grazie per aver accompagnato la mia vita con la sostanza del tuo amore e col tuo esempio" il ricordo dell’amico Gennaro Campanile.

A ricordarlo è anche l’ex sindaco Maurizio Mangialardi: " È un dispiacere immenso, durissimo da accettare e ancor più complicato da esprimere con le parole. Per me Enzo è stato prima di tutto un amico, un fratello, e a lui mi legano tanti bellissimi ricordi che vanno ben oltre l’attività politica e amministrativa che abbiamo condiviso per lunghi anni. Un uomo sensibile, generoso, coraggioso. Lo dimostra il modo in cui ha affrontato la malattia in questo ultimo anno, durante il quale ci ha insegnato davvero cosa significa la parola dignità. Enzo ha lottato come un leone per rimanere attaccato a quella vita che amava. Lo ha fatto per sé, ma anche per evitare alla sua meravigliosa famiglia e a tutti noi che abbiamo cercato di stargli vicino, quel dolore che oggi ci strazia il cuore. Si dice, in genere, che la scomparsa di qualcuno a cui hai voluto bene lasci un vuoto difficile da riempire. Nel caso di Enzo, ne sono certo, quel vuoto resterà incolmabile". Migliaia i messaggi di vicinanza alla famiglia postati sui social, dove ieri Enzo ha raccolto parte dell’amore che ha seminato durante la sua vita.