Viaggia a bordo di un treno regionale, senza biglietto, e viene scoperta dal controllore. Quando è stato il momento di fornire un documento di identità per procedere alla multa la passeggera si era rifiuta. In aiuto alla capotreno era arrivato un poliziotto ma la passeggera lo aveva aggredito, offeso e insultato così: "Sei un pazzo razzista mi devi trattare con rispetto".
L’episodio risale al 31 luglio dello scorso anno e si è verificato alla stazione di Senigallia. La passeggera è stata poi identificata e fatta scendere dal convoglio. E’ finita a processo per resistenza, oltraggio e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e per il rifiuto di dare le proprie generalità. Si tratta di una 36enne di origine marocchina, residente in Liguria, che ieri la giudice Maria Elena Cola ha condannato ad un anno di reclusione.
Era difesa d’ufficio dall’avvocato Roberta Bizzarri. Al processo l’imputata non si è mai presentata. Stando alle accuse quella mattina avrebbe dato spettacolo a bordo del treno, diretto al nord e in transito alla stazione senigalliese. La passeggera prima avrebbe trattato male il capotreno donna che le aveva chiesto di esibire il biglietto che non aveva comprato. Quando le è stato chiesto un documento avrebbe perso la testa iniziando ad alzare la voce. La dipendente di Trenitalia ha chiesto il supporto alla polizia e sul treno è salito un agente, in servizio al reparto Mobile di Senigallia. L’agente l’ha invitata a scendere dal treno ma la marocchina lo avrebbe strattonato e poi preso per il colletto della maglia urlandogli frasi offensive e facendolo cadere a terra. Il poliziotto è rimasto ferito, ha riportato 7 giorni di prognosi.
m. v.