Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale spiccato dalle autorità belghe per traffico internazionale di stupefacenti. Ma lui se ne stava beato da un anno e mezzo circa a Falconara, ospite di qualcuno in un appartamento della città.
Aveva anche un lavoro da meccanico e nessuno avrebbe mai potuto sospettare di questo trentenne albanese così affabile con la clientela e con gli amici. Eppure era ricercato dalle forze di polizia di mezza Europa. Tanto che alla fine è caduto in trappola. Ad arrestarlo ieri sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Ancona che hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dalle autorità belghe, il paese in cui l’albanese viveva prima di arrivare in Italia e ne quale, stando all’accusa, avrebbe commesso il reato di traffico di droga. Un’inchiesta che riguarda l’Italia solo per quanto concerne la cattura. Da alcuni giorni l’uomo era finito nel mirino dei carabinieri che hanno seguito le sue mosse attentamente, fino ad entrare in azione. L’albanese è stato rinchiuso in carcere in attesa della definizione delle pratiche di estradizione in Belgio. Si tratta del secondo colpo dei carabinieri del nucleo investigativo di Ancona nel giro di pochi giorni. A Cupramontana era stato infatti catturato Salvatore Fontana, anche lui coinvolto nel traffico di droga. Dal piccolo paese in provincia di Ancona, Fontana aveva preso il largo fino alla Spagna, dove la guardia civil lo ha catturato sulla scorta delle indagini svolte dai colleghi italiani.