Alla Mole c’è "In cielo e per mare"

Conferenza spettacolo sulla situazione in cui vive il pianeta: sul palco Sonia Antinori, Andrea Caimmi e Giacomo Lilliù

Alla Mole c’è "In cielo e per mare"

Alla Mole c’è "In cielo e per mare"

Che fine farà il nostro disastrato pianeta? È davvero possibile un futuro sostenibile? Domani (ore 19; apertura biglietteria dalle 18.30) nell’Auditorium della Mole di Ancona a rispondere saranno ‘colonie di microalghe, polpi, meduse, bambini visionari e uomini e donne confuse o disperatamente impegnate per la trasformazione di un mondo vecchio e malato’.

Così si legge nella presentazione di ‘In cielo e per mare’, conferenza spettacolo sulle sorti del Globo Terracqueo, ideata dalla Compagnia MALTE in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche.

Sul palco, Sonia Antinori, Andrea Caimmi, Giacomo Lilliù e sei studenti del Corso di laurea magistrale in Biologia marina (Alessia Calvani, Sara Cerri, Antonia Chiaino, Sara Devambez, Silvia Pasquali, Stefano Rivolta). È l’evento di lancio della rassegna ‘Le parole per dirlo’, manifestazione ‘diffusa’ che offre proposte culturali alternative, nel segno di multidisciplinarietà e innovazione. ‘La domanda è: come trovare le parole giuste per comunicare contenuti pubblici, di urgenza – spiega l’attrice e drammaturga -. Ad esempio, in che mondo viviamo, cosa possiamo fare per cambiarlo?’. E qui entra in ballo una delle sezioni previste dalla rassegna, quel ‘teatro di comunità’, con cui ‘mettere gli strumenti del teatro al servizio di un naturale bisogno di espressione, coinvolgendo autori e artisti. Ma quale linguaggio usare? Quali sono le parole di oggi? Le parole devono essere ‘forti’, dirette. I giovani hanno bisogno di modi nuovi, belli, per comunicare. Lo strumento ‘caldo’ del teatro è l’ideale in questo senso’.

Domani si ascolteranno dunque ‘belle parole’ pronunciate dal gruppo di lavoro e da uno di quegli scienziati che ‘hanno voglia di comunicare’, il professor Carlo Cerrano, uno dei cento studiosi che hanno lanciato un appello affinché si parli del cambiamento climatico.

‘In un laboratorio con gli studenti ho condiviso alcuni protocolli teatrali’’ – dice Antinori -. I ragazzi sono stati molto propositivi e hanno scritto degli elaborati che abbiamo impastato in un collage. Ne è uscito un testo agile e divertente. E nel video di apertura, il professor Cerrano aprirà il nostro sguardo a quanto si cela ‘sotto’, nel mare. Antinori auspica sempre più ‘eventi di comunità’. ‘Mi piacerebbe invitare tutti i cittadini a scrivere: ‘messaggi nella bottiglia’ per dare voce a ognuno, perché il dialogo è l’unica soluzione al nostro mondo scomposto.