"L’emergenza alluvione all’Aspio è tutt’altro che finita. Ci sono ancora case invase dal fango e famiglie fuori casa appoggiate in albergo, fate qualcosa per loro, dategli una casa, Si faccia inoltre qualcosa per mettere in sicurezza il corso del torrente Aspio". L’interrogazione di Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista lista Silvetti, centrodestra) si trasforma in un grido d’allarme che sa tanto di accusa nei confronti dell’amministrazione comunale. Il consigliere di maggioranza, al vertice del Comitato alluvionati che si rifà a quello del dramma del 2006, ha usato un tono forte e perentorio: "Assessore Zinni – ha detto Ippoliti in aula – le chiedo di stimolare al più presto un intervento di messa in sicurezza di quel torrente che ha esondato due settimane fa, altrimenti siamo di nuovo punto e a capo. Dentro il letto del fiume, dove nessuno ha ancora messo mano, ci sono detriti, alberi, carcasse di animali". Ippoliti nel suo accorato intervento ha anche toccato il nodo delle strade vicinali nelle frazioni, un tema a lui molto caro, ma di difficile soluzione vista la carenza di risorse: "Le urgenze non sono finite, le strade vicinali delle frazioni sono piene di fango e le persone che lì vivono devono essere assolutamente aiutate. Chiedo alla giunta di intervenire anche in quelle cosiddette ‘zone grigie’, le strade vicinali appunto, dove spesso i residenti non hanno forze e soluzioni per risolvere i problemi" ha aggiunto Ippoliti, il cui intervento non è piaciuto alla giunta. In particolare al vicesindaco Zinni che, dopo l’interrogazione, si è a lungo intrattenuto e in un certo modo ha catechizzato il consigliere di maggioranza: "Per le spese di somma urgenza, tra cui sistemare 50 frane nelle frazioni oltre ai danni prodotti dall’Aspio, abbiamo messo subito a disposizione 280mila euro. Il Coc ha coordinato 120 persone e 5 ditte esterne in 98 interventi. I danni pubblici ammontano a 1,5 milioni ma sono destinati a salire" ha detto Zinni.
L’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini ha invece fatto il punto sulle caditoie in città: "Ne abbiamo 14mila con soltanto due squadre per la manutenzione e la necessità di avere gli strumenti, eppure ogni anno, stando ai report, vengono fatti 40mila interventi. Servirebbero più risorse, fatti affidamenti esterni per i servizi. Aspettiamo che nasca la nuova società di Anconambiente e poi, già dall’inizio del 2025, siamo d’accordo io e il sindaco di metterci mano".