Alluvione, è scontro sui rimborsi: "Non c’è nulla"

Il Pd va all’attacco, ma anche la Cna chiede di accelerare sugli interventi. Intanto arrivano contributi per chi ha avuto la macchina distrutta

Alluvione, è scontro sui rimborsi: "Non c’è nulla"

Alluvione, è scontro sui rimborsi: "Non c’è nulla"

I rimborsi agli alluvionati non arrivano, Mangialardi: "I soldi ci sono ma Regione e Comune non sanno come spenderli". A due giorni dal sit-in organizzato dagli alluvionati a sei mesi dal tragico evento, il capogruppo regionale del Pd interviene sulle lungaggini relative ai rimborsi: "Attualmente la Regione ha a disposizione risorse europee che nessuna Amministrazione regionale precedente ha mai avuto. Ecco perché, almeno sull’alluvione che ha colpito le province di Ancona e Pesaro Urbino seminando lutti e distruzione, l’imbarazzante politica dei vuoti annunci del presidente Acquaroli e dell’assessore Aguzzi deve finire. Da mesi fantasticano di milioni di euro stanziati a bilancio dalla loro giunta e dal governo Meloni, ma la verità è che sia per quanto riguarda i risarcimenti, sia per quanto concerne gli interventi per la messa in sicurezza dei fiumi, né i singoli cittadini né gli enti locali hanno visto ancora arrivare un euro".

Intanto ieri è arrivata la notizia che da lunedì potranno essere inoltrate le domande per la richiesta di un contributo straordinario una tantum a fondo perduto, riconosciuto dalla Regione Marche in relazione alla crisi generata dagli eventi metereologici del settembre 2022 e destinato alle famiglie e alle imprese per i danni subiti dalle auto e dai furgoni a seguito dell’alluvione. Il bando prevede una dotazione finanziaria complessiva di 2,5 milioni di euro. Il contributo non potrà in ogni caso superare l’importo del danno né il valore commerciale del mezzo e l’importo massimo erogabile è 4mila euro per ciascuna domanda.

"Oggi, a sei mesi di distanza da quei drammatici eventi, ci ritroviamo fermi al punto di partenza. Non si sanno che fine abbiano fatto i pochi fondi regionali, ma non conosciamo neppure la sorte dei presunti 400 milioni stanziati dal governo Meloni, che evidentemente i vari esponenti regionali e locali di Fratelli d’Italia si sono limitati solo a propagandare, dimenticandosi di ridistribuirli" prosegue Mangialardi. Il ponte ancora da ricostruire, gli argini deboli a monte, le vasche di espansione al palo sono tra le tante problematiche sottolinea anche Cna: "Ora è il momento di bruciare i tempi per non aggravare ancora di più la situazione, per non perdere la fiducia verso le Istituzioni. La comunità deve ritornare a respirare a pieni polmoni per rianimare un’economia che rischia di rimanere definitivamente contratta, senza investimenti e quindi senza futuro" incalza Giacomo Mugianesi, segretario di Cna.