"Chiederemo la validazione definitiva dei dati per chiarire quanti millimetri di acqua sono caduti su Castelferretti, ma anche aggiornamenti rispetto al tempo di ritorno di alluvioni simili e quanto statisticamente è probabile che un fenomeno come quello di giovedì scorso, che appare eccezionale, si possa verificare ancora".
Parole dell’amministrazione comunale, di ritorno dal sopralluogo che si è tenuto ieri pomeriggio sui fossi del territorio. Un momento di ricognizione necessario, una volta superata la fase più critica, a sette giorni dalla calamità che ha travolto Castelferretti e parte della zona industriale. "Come spiegato – proseguono dal Castello, dove si è riunita l’ennesima Giunta straordinaria – gli interventi di manutenzione dei fossi era già stati avviati ben prima dell’alluvione". Non a caso, ad eccezione della rottura dell’arcivescovo del Cannettacci, gli altri argini hanno tenuto. Compreso quel San Sebastiano che attraversa l’ingresso della frazione.
Non sarebbero spuntati ulteriori problemi, ad eccezione di alcune balle di fieno trasportate dalla piena e che avrebbero ostacolato il regolare deflusso dell’acqua. Acqua mista al fango, scesi in quantità spropositata dalle colline di Montedomini e Cassero, tanto da invadere il centro abitato. L’incontro previsto oggi con il Consorzio di Bonifica è stato riprogrammato per mercoledì. Non è da escludere che possano partecipare anche i funzionari della Protezione civile regionale. Nel mentre sono già stati contattati Anas (competente per un fosso nei pressi del cimitero), Rfi e Viva Servizi. A Castelferretti, intanto, ieri è stata portata avanti l’operazione di pulizia di alcune importanti strade in cui il terriccio si era solidificato. Tra queste le vie Aleramo, Montale, Quasimodo, XIV Luglio, Industria e Mauri, giusto per citarne alcune. Così anche parte delle piazze Albertelli e Libertà, che dovrebbero essere a posto entro la giornata odierna. Ci vorrà di più, invece, per via XXV Aprile, tra le più colpite, in attesa di liberare carreggiata e marciapiedi dai tanti beni dei privati ormai da buttare e in fase di smaltimento per mano dell’azienda Marche Multiservizi Falconara.
Per la pulizia delle strade, al lavoro bobcat specializzati, idropulitrici con modulo della Protezione civile e aziende esterne chiamate dal Comune per agevolare la ripartenza della comunità. "È importante non parcheggiare nelle strade interessate dai lavori di bonifica – ricordano dal municipio – in modo da agevolare gli interventi". La fonica comunale continua a trasmettere il messaggio. Oggi, infine, potrebbero arrivare informazioni più puntuali in merito ai danni subiti da famiglie e imprese, in modo da rendicontare tutto domani alla Regione. I soli danni al patrimonio pubblico falconarese ammontano a 2 milioni e 500mila euro.
Giacomo Giampieri