PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Conerobus ad alta tensione. Intanto ancora aggressioni

Summit tra Comune e sindacati dopo lo strappo con i dipendenti dell’azienda

L’incontro a Palazzo del Popolo tra l’assessore con delega a Conerobus, Giovanni Zinni, e l’rsu e i vertici dei sindacati di categoria dell’azienda del trasporto pubblico locale non ha consentito di diradare le nebbie. Nell’incontro di ieri mattina Zinni ha esposto la situazione seria in cui versa Conerobus e cercato di ricucire lo strappo con i dipendenti. Le procedure di raffreddamento vanno avanti e a tal proposito i sindacati stanno sollecitando la prefettura, l’organo terzo che dovrebbe riequilibrare le crisi, affinché si pronunci con un verbale sulla situazione. Si tratta delle procedure a norma di legge che anticipano lo stato di agitazione e la promulgazione delle prime ore di sciopero. Lo scorso anno, sempre in questo periodo, la procedura di raffreddamento successiva alla mancata comunicazione del taglio delle corse estive era stata risolta; stavolta le cose potrebbero andare diversamente. Il tutto in uno scenario molto difficile, con il tavolo tecnico tra azienda, soci e rsu cancellato e non riprogrammato (la prima riunione era stata messa in calendario proprio per oggi).

Il tempo stringe, c’è da stilare il calendario estivo e sullo sfondo resta la difficilissima situazione economico-finanziaria dell’azienda. Sulla priorità delle priorità in questi giorni dovrebbe svolgersi un incontro a porte chiuse tra le istituzioni della filiera alla presenza dei vertici aziendali. Pesa l’assenza, o quanto meno la presenza limitata, dell’Amministratore delegato, Giorgio Luzi, specie in una fase così delicata. Nell’incontro di ieri in Comune con Zinni, inoltre, è stato toccato anche il tema sul futuro delle officine di Conerobus, altra grana per un Cd’A in grossa difficoltà che dovrà curare un settore centrale facendo quadrare i conti già traballanti. Al netto di questo scenario c’è la mobilità di tutti i giorni in Conerobus e un problema che sta diventando sempre più preoccupante, ossia le aggressioni al personale viaggiante.

Ieri pomeriggio Conerobus ha diffuso un comunicato: "Prosegue l’attività di controllo a bordo degli autobus da parte dei verificatori di Conerobus. Dall’inizio dell’anno sono state elevate 2.845 contravvenzioni. I servizi di verifica del titolo di viaggio proseguiranno anche con il supporto di una ditta esterna per cercare di arginare il fenomeno dell’evasione del titolo di viaggio. I verificatori – si legge nella nota – stanno eseguendo i controlli anche a rischio di minacce e insulti: due gli episodi che l’azienda ha dovuto segnalare all’autorità giudiziaria. Il primo risale al 3 maggio sulla linea 2 e ha riguardato un utente senza biglietto che ha minacciato il controllore. Il secondo episodio è di stamattina (ieri, ndr), quando si è reso necessario chiamare le forze dell’ordine. L’appello dell’azienda è di munirsi sempre del biglietto, non solo per evitare la sanzione: fare il ticket è un atto di responsabilità verso la collettività".

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