"Alluvione nelle Marche: un anno dopo, Senigallia ancora abbandonata"

A un anno dall'alluvione che ha causato 12 morti e ingenti danni, il consigliere regionale del PD critica la gestione sbagliata della Giunta Acquaroli e denuncia l'insufficiente risposta del governo Meloni. Il progetto di mitigazione del rischio non è stato ancora realizzato.



"Alluvione nelle Marche: un anno dopo, Senigallia ancora abbandonata"

"Alluvione nelle Marche: un anno dopo, Senigallia ancora abbandonata"

"Alluvione nelle Marche, dal governo nazionale e da quello regionale tante promesse e zero fatti". A poche settimane dal primo anniversario della tragedia che ha lasciato un senso indelebile, con 12 morti e danni ingenti, il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Mastrovincenzo va all’attacco di Meloni e Acquaroli: "Il 15 settembre è vicino e a quasi un anno dall’alluvione, purtroppo, è evidente lo stato di abbandono in cui versano i territori dell’entroterra anconetano e pesarese colpiti: legna negli alvei di fiumi e torrenti, decine di ponti chiusi, strade inagibili, frane su cui intervenire. Le attività di ripristino vanno fortemente a rilento a causa della gestione totalmente sbagliata della Giunta Acquaroli _ attacca Mastrovincenzo _. Manca un progetto coerente e la somma urgenza è erroneamente tradotta nel lavoro di qualche escavatore nel fiume, tanto che poi in alcuni casi si sono dovuti più volte eseguire interventi nello stesso tratto a seguito delle piene registrate a gennaio, marzo e maggio.

Le risorse stanziate dal governo per la copertura dei danni, 400 milioni in tre anni a fronte di una stima che va oltre il miliardo, sono davvero poca cosa. E per ora, solo 96 milioni sono arrivati nelle Marche, parte dei quali ancora inutilizzata. Questa è la sensibilità del governo Meloni verso la nostra regione". Oltre all’affondo sulle cose non fatte il consigliere Dem passa ad analizzare le misure necessarie: "Da tempo avanziamo nostre proposte, a partire da un progetto organico di mitigazione del rischio che già esiste per il fiume Misa.

È l’assetto di progetto redatto a seguito dell’alluvione del 2014 che andrebbe ampliato ai territori allora non ricompresi. Le vasche di espansione in fase di progettazione sono inserite in quel documento ed è previsto il loro finanziamento ma non si hanno notizie sulla loro realizzazione.

Servono interventi strutturali di lungo termine, che riducano i rischi. Le somme usate dovevano essere spese per un progetto complessivo che limitasse il rischio dovuto alla maggior velocità del fluire dell’acqua a seguito delle risagomature dell’alveo, per i cittadini di Senigallia e dei centri abitati che si trovano vicino al fiume. Infine, per quanto riguarda il sistema di allerta, in Emilia Romagna in via sperimentale è stato adottato l’IT-Alert, per avvisare i cittadini in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti, inviando messaggi ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica".