Ambiente "Dateci un centro con meno auto"

Comincia così il nostro viaggio quotidiano tra le voci dei cittadini per contribuire all’Ancona del futuro. "Perché c’è ancora molto da fare" .

Ambiente "Dateci un centro con meno auto"

Ambiente "Dateci un centro con meno auto"

di Giacomo Giampieri

A come ambiente. Da tutelare, a qualunque costo e con ogni sforzo, applicando strategie nel medio e lungo periodo che però sappiano coniugare la necessità di sviluppo della città. È chiaro il pensiero degli anconetani circa la prima tematica proposta nella rubrica ‘La città che vogliamo’: l’inquinamento non è pressante come altrove, c’è una buona vivibilità ma dovrebbero essere attuati degli interventi migliorativi, in estrema sintesi. Tra gli intervistati anche la voce autorevole dell’ex direttore generale dell’Arpa Marche, Gisberto Paoloni, uno che di ambiente se ne intende eccome: "Sono stati fatti passi in avanti – sostiene – Penso al Pia, Progetto inquinamento ambientale, che sta producendo i primi risultati. Ma attenzione, non finisce lì. Non basta il monitoraggio con una strumentazione d’avanguardia. Servono poi iniziative virtuose per ridurre l’inquinamento. Ricordo una bella collaborazione del passato con la Provincia di Ancona, quando riuscimmo a portare l’educazione ambientale nelle scuole. È una tematica drammaticamente attuale, anche in considerazione dell’accresciuta sensibilità delle nuove generazioni: bisogna fare presto per difendere noi e il futuro. La difesa dell’ambiente è tutto". Tre ricette per Paoloni per ridurre lo smog e liberare il centro città: "Sul fronte del porto, lo spostamento dei traghetti e l’elettrificazione delle banchine sono occasioni da non perdere. Secondo, sogno un’Ancona ’pedonalizzata’, almeno nel suo ‘cuore storico’, come accade in altre grandi città. Terzo, e finalmente se ne torna a parlare in concreto, l’uscita dal porto che cambierà volto ad Ancona e risolverà tanti problemi di inquinamento. Alla politica dico: ci vogliono coraggio e visione".

Anche per Giovanni Di Stefano "a livello di ambiente siamo messi abbastanza bene. C’è però molto altro che ancora non funziona come dovrebbe", dice, riferendosi "a infrastrutture, degrado e decoro, temi che si legano all’inquinamento: è urgente un cambio di passo", spiega. Il desiderio di Annarita Baldelli, invece, è quello di "sgomberare il centro dalla morsa del traffico e quindi dalle tante auto presenti, che potrebbero arrivare in altre modalità. Si investa seriamente sulle nuove forme di mobilità, più green, per combattere lo smog in centro".

La fotografia scattata dalle giovani studentesse fuorisede Alice Ottaviani ed Helena Lattanzi è di "un’Ancona ancora sostenibile dal punto di vista ambientale, ma carente in altri servizi. Noi che ci spostiamo con i mezzi pubblici, una risorsa per contrastare l’inquinamento, non ne abbiamo molti a disposizione. Ma devo dire che funzionano con discreta efficienza". Il giro di pareri lo completa Sergio Bonanni, che sull’argomento ambiente focalizza l’attenzione su due questioni da risolvere per dare adeguato sviluppo ad Ancona: "Liberare un porto ’ingabbiato’, meraviglioso, facendo in modo che l’inquinamento delle navi non dia più problemi alle persone che vorrebbero tornare a frequentarlo liberamente". Mentre la seconda argomentazione è più "spicciola", ma ugualmente d’interesse pubblico: "Tolleranza zero contro chi non pulisce, inquina o sporca". E cita, quindi, "i conduttori dei cani furbetti che non raccolgono le deiezioni degli animali. Loro non c’entrano nulla, sono i padroni i veri incivili".