Anche i City Angels si mobilitano: "Abbiamo dato coperte"

"Non sanno più dove andare a dormire, in passato sono stati anche sotto San Ciriaco". Ci sono anche altre persone bisognose

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di Marina Verdenelli

Rimasti senza un posto dove dormire hanno contattato i City Angels per chiedere aiuto. Così i somali allontanati dai vigili urbani sabato mattina, dal porticato di un condominio che si trova tra via Curtatone e via Montebello e che funge da attraversamento pubblico tra le due strade, stanno vagando in città in cerca di riparo. In loro si è imbattuta anche l’associazione degli angeli della città, il neo gruppo di volontari nato con Patrizia Guerra, la mamma coraggio che ha iniziato la battaglia contro bulli e degrado. "Venerdì li avevamo incontrati in piazza Pertini – dice Guerra – e abbiamo dato loro coperte con cui scaldarsi. Praticamente hanno dormito quasi sotto la pioggia. Appena siamo arrivati sono sbucati come formiche, erano tanti, almeno una ventina e noi avevamo coperte solo per una decina di loro ma abbiamo cercato di accontentare tutti.

Quelle stesse persone poi le abbiamo riviste vagare in città dopo lo sgombero di sabato. Noi cerchiamo di fare la nostra parte reperendo vestiti caldi e coperte ma poi queste vengono sequestrate. Ci siamo dispiaciuti tanto di vedere persone ridotte così". L’associazione vorrebbe rendersi ancora più utile ed è disposta anche ad organizzarsi in qualche struttura se ci fossero immobili da poter gestire per fare una accoglienza. "Noi possiamo metterci l’impegno e il nostro tempo – continua Guerra – le istituzioni però devono metterci il resto, trovare un immobile, noi siamo pronti ad aiutarli.

Prima queste persone dormivano alla ex fiera ma ora là è tutto sbarrato e ci hanno confidato di non avere più nemmeno un posto dove poter fare i propri bisogni fisiologici. Sono dei disperati e vorremmo poter fare di più ma ci occorrono degli appoggi per farlo".

Dopo lo sgombero di sabato qualcuno è riuscito a rimettersi in contatto con Guerra ed è scoppiato a piangere mentre le chiedeva aiuto.

"Non sanno più dove dormire – aggiunge Patrizia – la struttura "Un tetto per tutti" può tenerli solo due settimane poi li deve rimettere in strada".

Qualcuno, come scritto ieri dal Carlino, ha trovato riparo al porto, sotto le arcate che si trovano lungo la passeggiata che parte dall’arco di Traiano. In passato anche sotto la cattedrale di San Ciriaco, dove si snoda la strada che arriva al duomo e sotto la quale ci sono delle cavità coperte dalla vegetazione, sono stati trovati giacigli di fortuna poi smantellati sempre con un intervento della polizia locale. Una donna era arrivata a vivere in una sorta di capanna poi è stata aiutata dai servizi sociali.