
L’assessore Campagnolo e il sindaco Olivetti
Il verde pubblico si prende la scena del dibattito politico cittadino. Partito Democratico e GSA criticano l’operato del Comune di Senigallia. Gli aspetti appaiono differenti, ma il tema è lo stesso. Immediata la replica dell’ assessore all’Ambiente e Gestione del verde Campagnolo che non ci sta e ribatte punto per punto.
"Ai cittadini non è sfuggito che l’unico vero programma dedicato al verde urbano è stato attuato con potature spesso incoerenti, abbattimenti sulla cui necessità si nutrono dei dubbi e, soprattutto, senza la prevista sostituzione degli alberi abbattuti – attacca il PD -. Ci auguriamo che l’assessora risponda scientificamente a queste domande e inizi a lavorare seriamente a un progetto del verde, che sia realistico, proficuo e a lungo termine".
E la risposta di Elena Campagnolo, assessore all’Ambiente e Gestione del verde, arriva eccome: "Stiamo dando un senso logico al verde urbano visto che al mio arrivo ho trovato una situazione disastrosa che andava avanti da decenni. È sotto gli occhi di tutti che l’avvento dell’amministrazione Olivetti ha portato ad un cambiamento radicale nella tenuta e nella pulizia dell’ambiente a Senigallia. Oggi stiamo intervenendo su zone della città che non sono state affatto preservate negli anni precedenti, se fosse stato fatto a tempo debito, magari oggi non avremmo avuto la necessità di abbattere alcuni esemplari – continua Campagnolo -. Non siamo certo di fronte ad un disboscamento, anzi: portiamo avanti una manutenzione capillare su ampia scala e stiamo procedendo con delle piantumazioni nel pieno rispetto del bilancio a nostra disposizione. Mi chiedo dove fosse il PD quando la loro amministrazione abbatteva pini a destra e sinistra".
Anche il Gruppo Società e Ambiente Senigallia attacca sul tema del verde urbano, riferendosi esplicitamente ad un bando regionale per la concessione di contributi a Comuni e Unione di Comuni per la realizzazione di boschi urbani. Un bando che non ha premiato il Comune di Senigallia, ma i membri del GSA si sarebbero aspettati maggiore coinvolgimento e collaborazione visto che per ogni progetto era possibile richiedere tra 50mila e 500mila euro. Elena Campagnolo replica anche su questo aspetto: "Mi sembra una polemica pretestuosa. I bandi si vincono e si perdono, ma se c’è la possibilità non ci tiriamo certo indietro. Mi reputo una persona concreta, quando è ora di agire lo faccio. Certo che le associazioni vanno coinvolte, ma sarebbe utile arrivare con il progetto, o parte di esso, già pronto, proprio come faceva il professor Camillo Nardini che non aspettava l’input del Comune, ma si proponeva con ottimi lavori che andavano solo presentati".
Nicolò Scocchera