GIUSEPPE POLI
Cronaca

Ancona e Como Group: incontro interlocutorio, cessione ancora lontana

Incontro interlocutorio tra Ancona e Como Group: cessione ancora lontana, ma interesse concreto per investimenti sportivi.

Massimiliano Polci ieri a confronto con Top Five braccio operativo di Como Group

Massimiliano Polci ieri a confronto con Top Five braccio operativo di Como Group

Niente svolta dei sogni, nessun testimone pronto a passare di mano: quello di ieri mattina è stato solo un incontro interlocutorio: intorno alle 9.30 Massimiliano Polci e Andrea Manciola si sono confrontati in videoconferenza con tre rappresentanti della Top Five Management, braccio operativo del gruppo asiatico Como, gli stessi volti già visti ad Ancona circa tre settimane fa, quando erano arrivati per ispezionare gli impianti sportivi del capoluogo e l’ex area Tiong, ma anche per capire il potenziale turistico di Portonovo e del Conero.

Un dialogo cordiale ma con poca sostanza, fotocopia dell’incontro romano del 4 giugno scorso con l’avvocato Cesare Di Cintio. Risultato: zero assoluto per chi sperava in accelerazioni decisive.

La cessione dell’Ancona resta un sogno ancora lontano, avvolto nella nebbia delle ipotesi. Le parti si sono salutate con la promessa di rivedersi presto, magari dal vivo, forse a Roma, forse ad Ancona, forse con lo stesso Di Cintio al tavolo. Magari in quella circostanza si sbloccherà qualcosa. Chissà.

Al momento appare chiaro che l’investimento del Como Group nell’Ancona è solo un’ipotesi, supportata da un interesse concreto e manifestato dalla Top Five con la sua visita ad Ancona, certo, ma relativa a una fase esplorativa, ancora tutta da decifrare per i suoi potenziali sviluppi.

Como Group è una realtà che sta diversificando i propri investimenti, non solo hotel, spa e centri benessere, ma anche sport, e questo è un dato di fatto. La cessione dell’Ancona, insieme al coinvolgimento della società con sede a Singapore in altri investimenti cittadini, appare dunque un’ipotesi interessante per il calcio dorico così come per l’amministrazione comunale e per Ancona stessa, che potrà realizzarsi solo una volta che saranno completati certi passaggi.

Nel frattempo la macchina Ancona deve correre sui binari della concretezza, e Massimiliano Polci ha di fronte un cronoprogramma serrato: prima ci sono da pagare gli stipendi ai tesserati, e la società provvederà entro il prossimo 20 giugno, in modo da avere tempo per recuperare dagli stessi le liberatorie necessarie al passaggio successivo. Quello dell’iscrizione al campionato con annessa fideiussione. Inoltre c’è da completare la trasformazione della Ssc Ancona in società di capitali, condizione indispensabile perché si concretizzi l’ingresso dei nuovi partner, primo tra tutti Alessandro Di Paolo.

La geografia societaria appare già delineata: 50% ai romani, l’altro 50% spartito tra Polci e investitori locali.

Ma i nomi e le percentuali definitive restano ancora nel cassetto, nell’attesa della srl. Sul fronte mercato la società non perde tempo e prosegue nella composizione della nuova squadra: l’attaccante Andrea Bianchimano, ventottenne centravanti ex Fermana, sembrerebbe pronto a vestire la casacca dell’Ancona. Dopo la retrocessione con i canarini, per lui l’Ancona potrebbe rappresentare quel trampolino di rilancio che cerca per ritornare tra i professionisti, visto che in serie C ha messo a segno finora 35 gol, la maggior parte con Reggina, Catanzaro e Perugia. Insieme a lui sarebbe pronto per la riconferma Cristian Pecci, estro e velocità nello scacchiere della passata stagione.

La società starebbe trattando con diversi giocatori, non solo Antonio Martiniello, corteggiato dall’Aquila, e Vincenzo Alfieri, che interesserebbe anche alla Samb. Tra oggi e domani potrebbe arrivare già qualche ufficializzazione.

Giuseppe Poli