Arretramento della ferrovia: scontro tra Pd e sindaco

I dem: "La spiaggia di velluto tagliata fuori, la Regione non ha proposto nulla". Olivetti: "Falso, per la prima volta viene considerata in modo concreto questa ipotesi"

Migration

E’ scontro tra maggioranza e opposizione sul tema dell’arretramento della linea ferroviaria Adriatica. Il progetto ufficializzato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha dato il via libera alla realizzazione del bypass da Pesaro a Fano mentre indica solo una "possibile successiva estensione con bypass" da Fano a Falconara. Per il centrosinistra significherebbe l’esclusione di Senigallia da una progetto di cui si parla da decenni. "Il presidente Acquaroli e il sindaco Olivetti non si sono mai posti come soggetti promotori dell’intervento e intanto il Ministero ha deciso che solo la tratta Pesaro-Fano verrà arretrata - afferma il Pd - così, mentre i comuni di Pesaro e Fano hanno ottenuto i fondi, il resto della regione resta a guardare, con Senigallia e Olivetti appiattiti sulla linea Acquaroli. Il Ministero stima anche il passaggio di 176 tremi merci al giorno con un grosso impatto sulla dorsale adriatica e danni alla vocazione turistica delle città costiere". "Il progetto di arretramento della ferrovia presentato dal Ministero per la prima volta prende in considerazione anche il tracciato da Fano a Falconara e questo non era mai avvenuto prima - ribatte il sindaco Olivetti - il documento presentato dal Ministero è in evoluzione. Nei diversi incontri avuti si è sempre parlato solo del bypass di Pesaro e poi di Fano, e ora si parla anche di Senigallia e questo è positivo. Ora abbiamo un documento sul quale ragionare, un’ipotesi concreta e reale anche se ho qualche dubbio sulla tempistica. Spero che gli annunci di questi giorni non siano frutto della campagna elettorale in corso. Al momento di finanziato c’è solo il byapss Pesaro-Fano, si tratterà poi di trovare anche le risorse". Sull’arretramento della ferrovia comunque il Comune di Senigallia vuole vederci chiaro. "Premesso che l’impatto dei treni merci sulla nostra dorsale non corrisponde a quello che ci è stato detto - precisa Olivetti - ma a parte questo, siamo favorevoli all’arretramento ma bisogna tenere conto dell’assetto e del consumo del territorio perchè il documento del Ministero mette in dubbio alcune situazioni. Ad esempio occorre capire cosa si farà poi con il vecchio tracciato".

Giulia Mancinelli