GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Azienda devastata. Esclusa la pista del dolo. Ma resta il rebus del fumo

L’innesco del rogo sarebbe partito da un quadro elettrico in modo accidentale. Le analisi sulla qualità dell’aria ancora non sono pronte. Molti negozi chiusi.

Azienda devastata. Esclusa la pista del dolo. Ma resta il rebus del fumo

La Procura ha aperto un fascicolo per incendio, dopo il rogo devastante che mercoledì notte ha inghiottito la Ds Smith Recycling alla Baraccola di Ancona. Al momento sarebbe esclusa la pista del dolo, gli inquirenti propenderebbero per l’ipotesi accidentale. L’innesco sarebbe partito da un quadro elettrico, che ha presto avvolto i capannoni. A subire i danni più sostanziali, quello dell’area lavorazione che resta inacessibile in quanto il tetto è a rischio crollo. Da chiarire se vi fosse, o meno, dell’amianto nelle coperture. Le condizioni fatiscenti, però, impediscono ulteriori ispezioni fintanto non saranno terminate le operazioni di smassamento delle macerie. All’esterno di via Caduti del Lavori, invece, proseguono gli accertamenti dell’Arpam che, forse già oggi, dovrebbe fornire un primo resoconto sulla qualità dell’aria. Sono state disposte altre misurazioni grazie ai campionatori installati a ridosso dell’azienda. Compreso il Centro Mirum, svuotato di clienti e interdetto fino a ieri sera in attesa della pulizia delle strade e degli impianti. Solo pochi negozi hanno rialzato la saracinesca. L’Arpam vuole valutare l’eventuale presenza di polveri, metalli, fibre di amianto ma anche diossine. "Specialmente per quest’ultime, le analisi non saranno immediate – sostiene la direttrice dell’Arpam Rossana Cintoli –. Quello che possiamo affermare ad oggi è che, dopo l’incendio già in fase di spegnimento giovedì mattina, le centraline di monitoraggio non avevano rilevato variazioni significative. Ora dovremmo valutare quali potrebbero essere state le ricadute sul territorio, in considerazione della direzione dei venti. Sicuramente le condizioni meteorologiche non hanno aiutato".

L’amministrazione conta di disporre di un report entro la giornata odierna, a 48 ore dalla conclusione dell’incendio. La popolazione è infatti preoccupata per il fumo bianco che si leva continuativamente dallo stabilimento: "Quelle nubi sono il risultato del vapore acqueo – dice il vicesindaco con delega alla Protezione civile Giovanni Zinni –. L’incendio è domato, ma per rimuovere gli ammassi di carta e cartone incandescenti i vigili del fuoco debbono gettare acqua a titolo precauzionale". Nelle tre zone individuate dal Comune resta in vigore l’ordinanza sindacale, tra chiusure e pulizie obbligatorie, oltre alle raccomandazioni di usare le mascherine e lavare gli ortaggi con acqua corrente.

Dopo lo choc, la Ds Smith Recycling fa sapere di essere al lavoro "con le autorità competenti per stabilire l’esatta causa dell’incendio" e ringrazia vigili del fuoco, soggetti intervenuti per domare l’incendio e i dipendenti "per il loro aiuto nell’assistere i servizi di emergenza". Infine le specifiche ai clienti. Grazie al deposito di Marina di Montemarciano e la collaborazione con alcuni partner, "non vi sarà alcuna interruzione del servizio".