Bagarre nel centrodestra a caccia di un posto

Dopo l’exploit delle Regionali in tanti vorrebbero andare a Roma: strada in salita per Forza Italia mentre Fdi può fare la voce grossa

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Dopo la vittoria storica con la conquista del governo regionale, il centrodestra marchigiano affila le armi per confermare i risultati di due anni fa. Le elezioni politiche arrivano proprio a fine settembre, stesso mese di due anni fa quando l’attuale governatore Francesco Acquaroli (Fdi) toglieva dopo decenni la guida della Regione al centrosinistra. Ma ora, con il taglio dei parlamentari, la coperta è corta mentre sono molte le ambizioni di tanti esponenti della coalizione. Nel centrodestra si parte prima di tutto da quanti potrebbero essere i parlamentari eletti: cinque dati certi alla Camera e due al Senato.

A essere in maggiore difficoltà è Forza Italia che per riuscire a strappare un parlamentare nelle Marche punta tutto sui collegi del centro e del sud della regione. Il più papabile a cercare di strappare un collegio sicuro è l’attuale commissario regionale del partito Francesco Battistoni. In chiave provinciale a giocarsi qualche carta sono i sindaci Tiziano Consoli di Maiolati Spontini e Gianlugi Tombolini di Numana. Poi c’è la new entry ovvero Valentina Vezzali approdata in questi giorni nelle fila di Forza Italia. La jesina, attuale sottosegretaria allo sport, potrebbe anche essere candidata al collegio uninominale del Senato Ancona-Pesaro, ritenuto non semplice da conquistare, e allo stesso tempo ricevere un altro collegio più sicuro in altre province.

Il discorso cambia in casa Lega dove i nodi da sciogliere sono numerosi a partire dagli uscenti che chiedono la riconferma. Tra questi sicuramente Lucentini che ha lasciato il suo posto in Regione e che ora per i vertici della Lega meriterebbe la riconferma con un collegio sicuro. Sempre in casa di Salvini ci sono le pressioni che arrivano dall’attuale assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini che aveva lasciato il parlamento proprio per entrare nella giunta Acquaroli da esterna. Ora vorrebbe tornare a "casa". Altra punta di diamante sul quale punta la Lega è l’altro assessore regionale e vice presidente della giunta Mirco Carloni che potrebbe essere l’uomo giusto per dare fastidio al centrosinistra nel nord della Regione. Ma questa soluzione è ancora allo studio sia per la scarsa volontà del diretto interessato sia perchè il partito normalmente non inserisce nelle liste chi già è impegnato in incarichi amminstrativi come proprio Carloni.

E arriviamo al partito forte, Fratelli d’Italia. La squadra della Meloni conta di poter strappare tra Camera e Senato almeno quattro parlamentari. Due arriverebbero dal listino regionale della Camera e uno da quello del Senato mentre il resto della partita si gioca nell’uninominale di colazione. In quest’ultimo caso l’assessore regionale Guido Castelli dovrebbe strappare la candidatura alla Camera nel collegio di Ascoli-Fermo mentre per il listino regionale del Senato si fa avanti la possibile candidatura dell’anconetano Carlo Ciccioli attuale capogruppo regionale del partito. Altro nome è quello di Lucia Albano entrata alla Camera dopo le dimissioni di Acquaroli a settembre del 2020. E ad avere qualche ambizione potrebbe essere anche la consigliera regionale Elena Leonardi. Tutti nomi che insistono nel centrosud della regione e che quindi provocano un intasamento essendo proprio questa la zona della regione nella quale il centrodestra è più forte e quindi viene presa in considerazione anche dagli altri partiti della coalizione.

I primi confronti sono iniziati ma solo in questa settimana si inizierà a delinera un quadro più preciso non dimenticando che c’è tempo fino a dopo ferragosto per presentare le liste.

a. q.