REDAZIONE ANCONA

Bene l’Ancona, ma nel club serve chiarezza. Tra Marconi e Polci non è scoccata la scintilla

I due soci principali alla ricerca di un accordo sul ruolo di vicepresidente: in lizza Antonio Recchi, Robert Egidi e Giuliano Santinelli

Stefano Marconi e Massimiliano Polci

Stefano Marconi e Massimiliano Polci

Cresce l’Ancona squadra e, passo dopo passo, si prepara a farlo anche la società. Perché una società più forte è condizione indispensabile per attirare nuovi sponsor e nuovi soci. Se, dunque, da un lato la Ssc Ancona che vince per la seconda volta consecutiva, per di più a Fermo, contribuisce all’entusiasmo della piazza, duramente provata dalle vicende dell’Us Ancona di quest’estate ma pronta a recuperare fiducia anche e soprattutto grazie all’opera di tre bandiere storiche come Vincenzo Guerini, Massimo Gadda e Andrea Bruniera, dall’altro la società di Marconi e Polci deve ancora trovare l’accordo sull’organigramma che dovrebbe essere deciso lunedì prossimo, dopo la riunione saltata di mercoledì scorso. Nei giorni scorsi, prima della partita, i soci Stefano Marconi e Massimiliano Polci si sono affrettati a mostrare di aver ritrovato una perfetta sintonia dopo le distanze della presentazione di mercoledì scorso in piazza, malumori evidenti a chi c’era ma sempre smentiti dai diretti interessati, e su questa strada, cioè confermando la ritrovata unità d’intenti, dovranno confrontarsi lunedì per trovare l’accordo sulle cariche. Dato che Marconi ha più volte espresso il desiderio di non voler fare il presidente, sembrerebbe logico che la carica di primo uomo biancorosso vada al socio Massimiliano Polci, tra l’altro persona che si sta dimostrando collaborativa e propositiva. Il vicepresidente dovrebbe essere un uomo di Marconi, a questo punto, proprio il tema che potrebbe aver innescato qualche dissapore la scorsa settimana. I nomi in lizza, naturalmente, sono sempre quelli, e cioè l’avvocato Robert Egidi, tra i protagonisti insieme a Silvetti della rinascita del calcio dorico dei mesi scorsi, l’ex direttore sportivo ed ex assessore Antonio Recchi, e il chiaravallese Giuliano Santinelli, ex ds dell’Anconitana qualche anno fa. Nei prossimi giorni il direttivo prenderà la propria decisione: dopo le dimissioni di Gianluca Brilli, comunque in carica finché non ci sarà un nuovo presidente, questo è il prossimo e indispensabile passo che deve compiere la società. Sul possibile interessamento della holding Fabriani Group, l’avvocato Daniele Bompadre di Trodica di Morrovalle, contatto locale della realtà che la scorsa estate aveva tentato di prelevare la Fermana, è categorico: "Nessun contatto con l’Ancona – dice Bompadre – né in passato né tantomeno adesso. Certo, Ancona è Ancona e sul futuro non si può mai dire, ma finora non se n’è parlato".

Giuseppe Poli