REDAZIONE ANCONA

"Bene lo stop alla chiusura del Giano, ma non basta. Le macchine non devono essere fermate"

Il sindaco Ghergo rilancia dopo l’ipotesi di accordo per altri 12 mesi che sarà ratificata la prossima settimana.

Il sindaco Ghergo rilancia dopo l’ipotesi di accordo per altri 12 mesi che sarà ratificata la prossima settimana.

Il sindaco Ghergo rilancia dopo l’ipotesi di accordo per altri 12 mesi che sarà ratificata la prossima settimana.

"La notizia di un possibile accordo con Fedrigoni che garantisca un posticipo di 12 mesi delle decisioni di chiusura di Giano Srl è ciò che abbiamo chiesto fin dall’inizio di questa vicenda. Ma non basta". Così il primo cittadino sulla sospensione dei 195 licenziamenti Giano concordata giovedì tra azienda e sindacato, per avere più tempo per la ricollocazione (entro il 31 dicembre 2025) di tutti i dipendenti che perderanno il loro posto. Dipendenti in realtà già scesi di 22 unità: sono diventati 173 per via delle uscite dei lavoratori somministrati a Rocchetta. Di qui alla fine dell’anno 22 somministrati che lavoravano per Giano (a termine e staff leasing), alcuni da pochi mesi altri anche da qualche anno, usciranno definitivamente. Ma per il sindaco questo non basta e lunedì Daniela Ghergo sarà a Roma per dirlo al tavolo ministeriale. Perché, a suo dire, la macchina F3 che produce qualcosa come 900 metri di carta al minuto, non può fermarsi: la produzione di carta di ufficio deve continuare a Fabriano, città della carta da oltre otto secoli. Il gruppo ha indicato nel 18 dicembre, tra appena 11 giorni lo stop. Ed è apparsa fino all’ultimo incontro di giovedì irremovibile. I sindacati hanno chiesto di tenere la F3 in manutenzione nel caso dovesse prefigurarsi una ripartenza, della produzione di carta da ufficio, magari per l’interesse a oggi non manifestatosi (nemmeno l’ipotesi del subentro del Poligrafico dello Stato avrebbe avuto riscontro) di altri soggetti. "La proprietà – incalza Ghergo - deve garantire che Giano continuerà a produrre e che la macchina F3 non sarà fermata. Solo così si potrà lavorare per trovare una soluzione che garantisca il mantenimento dei posti di lavoro a Fabriano e nel nostro territorio, che altrimenti saranno persi per sempre. Sono fiduciosa che Ministero e Regione faranno sentire il proprio peso politico e che l’incontro di lunedì prossimo, al quale sarò presente per portare sul tavolo la voce della nostra città e del nostro distretto, non certifichi solo il ricorso agli ammortizzatori sociali ma garantisca le condizioni per tutelare a Fabriano, città della carta, il mantenimento della produzione della carta e delle competenze dei dipendenti di Giano". Lunedì prima dell’incontro in ministero sindacati e vertici aziendali si incontreranno per perfezionare l’accordo per 12 mesi di cassa e lo "zero esuberi", se non volontari, al termine di quel periodo.