Biancorossi nel caos, Micciola si dimette. Colavitto: "E’ dura, non esiste che lascio"

Francesco Micciola si dimette da direttore sportivo dell'Ancona, assumendosi la responsabilità. Il tecnico Colavitto respinge le dimissioni e spera in una vittoria. La Recanatese vince il derby, Filippi spera nella salvezza.

Biancorossi nel caos, Micciola si dimette. Colavitto: "E’ dura, non esiste che  lascio"

Biancorossi nel caos, Micciola si dimette. Colavitto: "E’ dura, non esiste che lascio"

Poche parole, ma chiare: Francesco Micciola non sarà più il direttore sportivo dell’Ancona. La lettera di dimissioni verrà inviata stamattina dal ds alla società: "Sono il primo responsabile, quindi ho deciso di rassegnare le dimissioni. Così non si può andare avanti: io sono il colpevole e mi sento tutte le responsabilità, quindi la società vedrà il da farsi. Non ho visto una squadra col fuoco dentro: capisco gli arbitri che possono esagerare, ma oggi abbiamo fato una bruttissima figura e chiedo scusa a tutti. Quello che ho visto oggi non mi è piaciuto, ho visto una squadra molto molle e quindi ho preso questa decisione: magari ora che sono andato via, qualcuno si sveglierà. In allenamento sembrano tutti degli assatanati, ma in partita non vedo la stessa carica. Mi dispiace aver chiuso questa esperienza così, oggi avevamo un grande pubblico al seguito e mi sono vergognato. Il gesto di Cioffi non è ammissibile, non puoi reagire così quando sei già sotto di un uomo. Ci ho sempre messo la faccia: da quello che ho visto oggi, ho sbagliato parecchio".

Questa invece l’analisi di mister Gianluca Colavitto: "Penso che in questo momento la cosa migliore è stare zitti e pedalare, qualsiasi parola sarebbe superflua e potrebbe essere manipolata in vari modi. Fino al primo gol della Recanatese stavamo facendo una signora partita: è normale che le fragilità mostrata nell’arco di una stagione si palesino anche oggi. Ci tenevamo tutti a fare una bella figura, ma dopo il gol subito abbiamo commesso delle ingenuità colossali e in nove diventa difficile cercare di rimontare".

Nonostante il momento difficile, il tecnico conserva ancora un briciola di positività: "Bisogna parlare poco e fare i fatti, cosa che oggi non è successo. La seconda ammonizione per Clemente era inesistente". Colavitto respinge ancora fermamente l’ipotese delle dimissioni: "Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non esiste per nessun motivo al mondo che io rassegni le dimissioni, andrei contro me stesso. Può anche darsi che riusciamo a vincere all’ultima giornata. Ho visto correre i ragazzi è normale che avremmo potuto fare qualcosa in più, ma i giocatori hanno sudato la maglia". Come mai la scelta di non far giocare Paolucci dall’inizio? "Non lo volevo nemmeno far entrare, visto che è stato ammonito dalla panchina. In campo ha ancora qualche remora, ma ho ritenuto opportuno farlo entrare. Aver tolto Spagnoli non è un segno di resa. Abbiamo preso gol nel nostro momento migliore". Questo invece il suo pensiero sulle contestazioni che gli ha riservato la tifoseria: "Ogni giorno sono sempre stato onesto con loro, per me questa è una sfida da vincere. Ritiro? Se servisse a qualcosa, ben venga, ma io sono contrario ai ritiri".

Di tutt’altro umore, naturalmente, il tecnico della Recanatese Giacomo Filippi: "Mi aspettavo una partita del genere, la sconfitta di Olbia deve rimanere un caso isolato. Non c’era migliore gara che un derby per poter riscattare quel ko: sono molto contento per i ragazzi, perché era una partita molto sentita. L’importante è essere aggressivi, abbiamo subito qualche loro iniziativa, ma noi avevamo impostato la gara in questo modo: quando abbiamo avuto la palla abbiamo fatto molto bene, sia in undici che in superiorità numerica. Abbiamo il dovere di credere nella salvezza, dobbiamo essere bravi a dare continuità, perché questa vittoria ha un peso notevole. Se non siamo convinti di fare risultato fuori casa, diventa un problema".

Gianmarco Minossi