Bollini neri e gialli dopo l’approccio con i bimbi

Nelle pagine dei suoi scritti ora al vaglio degli inquirenti c’è anche un bambino. In arrivo altre denunce?

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Sono al vaglio degli inquirenti i diari segreti del maestro, supplente, accusato di "violenza sessuale commessa ai danni di minore degli anni quattordici", con l’aggravante inoltre di essere un pubblico ufficiale e del rapporto di insegnamento nonché dell’inganno, per aver avuto un incontro intimo con una sua piccola alunna. L’uomo, un 30enne, si era appartato in un’aula con una bambina, durante la ricreazione, nell’istituto primario nel quale insegnava ad Ancona. Proprio dai suoi diari si cercherà di capire se vi siano stati altri orribili e simili episodi. Pagine scritte a mano con tanto di ‘bollini neri’ e ‘bollini gialli’. Il docente infatti, quando tentava una sorta di approccio con una delle sue piccole studentesse, colorava di nero la data del giorno in cui ciò era avvenuto nel caso in cui l’affetto non gli fosse stato ricambiato mentre, in giallo, se aveva speranze che qualcosa, tra i due, sarebbe potuto accadere. Gentilezze morbose, come il dividere o regalare una merendina, fatte con un unico intento: quello di arrivare all’intimità. Nelle pagine, l’uomo si capisce che era interessato solo alle bambine anche se in un caso parla anche di un bimbo. Inoltre, prima di aver insegnato nella scuola primaria di Ancona, di supplenze ne aveva fatte anche in altri istituti. A incastrare l’uomo, è stata la determinazione della mamma della coraggiosa vittima che non si è tirata indietro nel raccontare al giudice, durante l’incidente probatorio, quanto le era accaduto. Il ripercorrere quei momenti non è stato sicuramente facile, ma allo stesso tempo la piccola è stata molto convincente nel riferire i dettagli, fugando qualsiasi dubbio su quanto realmente successo. I dettagli scritti sui diari ora dovranno cercare conferme e, forse, proprio la testimonianza di altre bambine potrebbe servire per aggravare la posizione dell’uomo al quale, al momento, è stata notificata l’ordinanza della misura coercitiva del divieto, non solo di insegnamento, ma anche di avvicinamento ai luoghi in cui si trovano istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado. Nella scuola, i colleghi del docente avevano notato come l’uomo fosse una persona a tratti definita ‘infantile’ nei modi, quasi rimasto bambino anche lui. Comportamenti che però non avevano mai lasciato pensare che potesse commettere abusi sessuali.