Borracce sequestrate per favorire bottiglie in plastica

Buongiorno, vorrei raccontarvi una cosa a mio avviso paradossale che mi è successa pochi giorni fa. Sono andato ad assistere a uno spettacolo di Umbria Jazz e alcuni giorni dopo sono stato allo Sferisterio di Macerata. In entrambi i casi, gli addetti alla vigilanza mi hanno sequestrato la borraccia con l’acqua, adducendo non meglio precisate disposizioni di sicurezza. Poi però, quando gli ho chiesto come avrei fatto per bere, mi hanno indirizzato ai baracchini che vendono l’acqua, una bottiglietta a 3 e 5 euro. Insomma capite bene che non si tratta di una questione di soldi, ma di principio. Siamo sommersi tutti i giorni in tv e sui giornali da chiacchiere riguardanti l’utilizzo della plastica, la sostenibilità ambientale, gli sprechi da evitare, i risparmi da fare. E poi cosa fanno? Ti invitano a comperare delle bottigliette d’acqua rigorosamente in plastica! Io quelli della vigilanza li capisco, sono pagati da un’agenzia, fanno quello che gli viene detto loro di fare. Ma vorrei far capire che se uno si porta una borraccia, lo fa per bere e non per tirarla a qualcuno sul palco. Ci vuole anche un minimo di elasticità mentale. Altrimenti è inutile fare tanti discorsi sostenibili e ambientalisti: sono o no una grossa presa in giro?

Francesco Bellucci, Serra De’ Conti