
"Il consulente del lavoro arrestato nell’indagine della guardia di finanza di La Spezia non è un professionista iscritto all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Ancona e in nessuno dei 106 consigli provinciali dell’Ordine Nazionale". La direzione provinciale di Ancona dell’Ordine in questione prende le distanze e mette in chiaro la posizione ufficiale di Diego Pasca, l’anconetano di 42 anni finito al centro dell’indagine Dura Labor legata allo sfruttamento di operai bengalesi impiegati nei cantieri navali della Liguria e della Toscana. Caporalato gestito da un bengalese, Mahmoud Bin Rauf, con un lungo passato imprenditoriale ad Ancona e oggi alla guida della ditta Gf Paintings. Tra gli 8 arrestati, oltre Bin Rauf, c’è anche Pasca l’unico ai domiciliari, la figura, secondi gli inquirenti, che si occupava di tutta la parte contabile e fiscale. Pasca, sempre secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle, avrebbe fissato una sede legale fittizia della società presso uno studio di commercialisti di Ancona, il cui ufficio si trova nella zona centrale della città. Al momento lo studio professionale dorico risulta estraneo ai fatti, ma le indagini non sono ancora finite e vanno avanti dal marzo dello scorso anno. In realtà la copertura dell’inchiesta arriva molto più indietro, fino al gennaio del 2018. Gli inizi raccolti farebbero infatti risalire a quella data il via del malaffare. Centinaia di operai di origine bengalese costretti a lavorare, costruendo yacht di lusso, per paghe da fame (4-5 euro l’ora) in condizioni difficili, senza vedersi riconosciute ferie e malattia, neppure durante la pandemia, sottoposti a soprusi e violenze. Pasca fungeva da contabile, era lui che preparava buste paga fasulle, in quanto il grosso dei compensi poi non veniva effettivamente intascato dagli operai. Pasca, a cui la finanza ha sequestrato due immobili e un’automobile, ora si trova ai domiciliari ad Ancona. Il suo avvocato, Margherita Albani, per ora resta abbottonata: "Siamo sicuri di poter chiarire tutto, a tempo debito, in merito all’inchiesta e alla posizione del mio assistito, ma ancora stiamo ricostruendo quanto accaduto" dice la Albani al Carlino. Su Pasca l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ancona aggiunge altro: "Il soggetto coinvolto è stato impropriamente definito ‘Consulente del Lavoro’ nella vicenda di caporalato e interposizione illecita di manodopera condotta dalla Guardia di Finanza di La Spezia. L’attività è consistita nella predisposizione di false buste paga, consentendo all’azienda di essere apparentemente in regola col Durc per poter ricevere le commesse ed accedere ai prestigiosi cantieri navali spezzini. L’attività svolta dal Consiglio Provinciale di Ancona, volta a contrastare ogni forma di illegalità, è stata sempre portata avanti con grande determinazione e molte sono state le occasioni di confronto e di formazione promosse dal Consiglio Provinciale spesso congiuntamente agli organi ispettivi del nostro territorio".