Ancona, cacciatore spara e colpisce il caposquadra

Incidente a Tassanare di Rosora, ferito al volto un 63enne di Barbara scambiato per un animale nascosto dietro a una siepe

La caccia al cinghiale è aperta ogni anno dal 1 novembre al 31 gennaio

La caccia al cinghiale è aperta ogni anno dal 1 novembre al 31 gennaio

Ancona, 28 novembre 2019 - Spara al suo compagno di squadra durante una battuta di caccia al cinghiale, 63enne di Barbara ferito e trasferito all’ospedale di Torrette di Ancona. È successo nella tarda mattinata di ieri, a Tassanare di Rosora: i componenti di una squadra al cinghiale, la numero 11, erano posizionati nell’area destinata alla battuta di caccia, quando improvvisamente un cinghiale è passato e dal fucile di un 68enne è partito un colpo indirizzato all’animale. L’uomo, che ha visto del movimento dietro la vegetazione, convinto di avere centrato l’animale si è subito diretto verso la siepe, ma dietro c’era il suo compagno di squadra a terra colpito al volto. Non un cacciatore qualunque, ma il caposquadra che sanguinante è stato subito soccorso dai suoi compagni, compreso il 68enne che aveva sparato. L’uomo ferito, un 63enne di Barbara è stato subito caricato nei fuoristrada in utilizzo alla squadra e poi portato d’urgenza all’ospedale di Senigallia. Durante il tragitto, il 63enne è rimasto sempre cosciente. Al pronto soccorso è stato subito affidato ai medici che, si sono adoperati per un primo intervento e poi hanno predisposto il suo trasferimento all’ospedale di Torrette. Il colpo che ha raggiunto al volto il caposquadra della 11, lo ha trafitto all’altezza di una guancia, senza compromettere nulla e senza raggiungere l’occhio. L’uomo non è in pericolo di vita. Al pronto soccorso sono arrivati i carabinieri che hanno ricostruito l’accaduto ascoltando, in un primo momento il ferito e poi il cacciatore che ha sparato. Il 68enne ha dichiarato ai militari, come aveva fatto anche con il personale medico, di non avere visto che il suo compagno di squadra si trovasse in direzione del colpo.

Ha dichiarato di avere visto passare il cinghiale, poi, essendo convinto di averlo colpito si è subito avvicinato, ma a terra non c’era l’animale, bensì il suo caposquadra. Disperato, via radio, ha subito chiesto l’aiuto dei compagni che si trovavano nelle vicinanze e si sono immediatamente attivati per soccorrere il compagno di squadra. Una corsa contro il tempo nella speranza di portare il prima possibile il 63enne in ospedale ed affidarlo al personale medico. Al cacciatore che ha sparato, i carabinieri hanno ritirato precauzionalmente l’arma. Non è scattata alcuna denuncia, nonostante le lesioni aggravate, un reato di cui risponderà l’uomo che ha sparato solo se il suo compagno di squadra sporgerà denuncia. I cacciatori rimasti sul posto e quelli che hanno accompagnato l’uomo ferito al pronto soccorso sono rimasti sempre a stretto contatto. Tutti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo quando hanno appurato che il 63enne non era in pericolo di vita e che il colpo non aveva raggiunto l’occhio. La caccia al cinghiale è aperta ogni anno dal 1 novembre al 31 gennaio e i giorni in cui è possibile effettuare una battuta, solo nelle zone assegnate e controllate dai carabinieri forestali, sono il mercoledì, il sabato e la domenica.