Selfie e il volo nel vuoto, 24enne precipita da un castello. Paralizzato

E' successo in Spagna a luglio. L'anconetano Alessio Rocchetti è ricoverato ad Alicante: raccolta fondi per poter essere curato in Italia

La freccia indica il punto da cui il giovane è caduto

La freccia indica il punto da cui il giovane è caduto

Ancona, 2 marzo 2019 - La notizia era comparsa sui quotidiani spagnoli lo scorso 13 luglio, quando titolarono di un turista italiano che precipitò dal castello di Santa Barbara ad Alicante «mentre si stava facendo un selfie – scrisse Diario Informacion -, come confermato dalla polizia locale» piombando nel vuoto per oltre 25 metri e finendo sull’area conosciuta come Baluarte de la Mina.

Quel giovane si chiama Alessio Rocchetti. Anconetano di 24 anni, che ora lotta per poter tornare in Italia ed essere curato a casa. Ricoverato all’ospedale di Sant Vincent del Raspeig, ad Alicante, dove era stato trasportato in eliambulanza dopo essere stato recuperato con grandi difficoltà (circa due ore di intervento ndr) a causa del punto in cui era sprofondato, sono ora i parenti di Alessio, tramite la piattaforma Gofundme.

Chiedono un aiuto economico: «Vorremmo farlo accogliere all’istituto di riabilitazione di Santo Stefano di Porto Potenza Picena, passando dall’ospedale Murri di Fermo». A Fermo, infatti, il giovane si era trasferito dopo aver però vissuto ad Ancona fino al raggiungimento del diploma di quinta elementare. La sua città, era però tornato a viverla poco prima di partire per la Spagna, dove è avvenuto il dramma. Qui, abitava infatti insieme alla nonna, nel quartiere del Piano. Il desiderio suo, e dei suoi famigliari, è quello però di poter tornare nel capoluogo dorico.

«Dalla data che ci comunicherà l’ospedale – scrivono la mamma Alessandra, i fratelli, la nonna Maria, le zie Raffaella e Daniela e lo zio Simone - avremo pochissimi giorni per portarlo qua in Italia. Per poter organizzare tutto – spiegano - dobbiamo rivolgerci ad una ditta privata di trasporti sanitari. Necessaria è un’eliambulanza attrezzata per le specifiche problematiche di Alessio, con equipe medica di assistenza. I primi preventivi di trasporto medico ricevuti vanno dai 18mila euro ai 25mila euro. Non sappiamo bene quanto tempo da oggi, ci vorrà per avere una data di accoglienza dal centro riabilitativo in accordo con l’ospedale, da uno a tre mesi... ed è il miglior presupposto espostoci». In questo arco di tempo, i famigliari si stanno mobilitando per cercare di raggiungere la somma massima, che al momento ha raggiunto donazioni per circa 5mila euro.

Alessio Rocchetti era entrato in coma e i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico gravissimo oltre a due vertebre spezzate, una caviglia frantumata. Diversi gli interventi chirurgici al cranio per ridurre il grave ematoma e a ciò si aggiungevano anche continue infezioni polmonari poi «la speranza alla fine del coma, ma lo stato vegetativo ancora oggi persiste. Le speranze sono poche, «ma quello che tutti noi vorremmo, è stargli vicino. Aiutateci ad aiutare Alessio».

Alessio, prima di tornare a vivere al Piano a casa della nonna, era stato in Germania per cercare un lavoro trovandolo in un ristorante italiano. Quella in Spagna era la sua prima vacanza, fatta con colleghi e amici». Per lui doveva essere l’inizio di una nuova vita «una conquista che improvvisamente si spezza proprio lì», in quel drammatico giorno di luglio.

Dove e come fare per donare i soldi Le donazioni per Alessio Rocchetti possono essere fatte tramite la piattaforma Gofundme: www.gofundme.com/portiamo-a-casa-alessio oppure tramite un bonifico presso un conto unico per la donazione con beneficiario: Rocchetti Raffaella - Banca O5387 BPER S.P.A Filiale 69660 di Porto San Giorgio - IT53O0538769660000003042344 (dove il numero dopo il primo ‘3’ non è uno zero ma una lettera ‘O ‘) e come causale: donazione Portiamo a casa Alessio. La raccolta è iniziata 12 giorni fa e sono 142 le persone che vi hanno già partecipato. Raccolti per ora 4,778 euro rispetto ai 25mila che servono per far tornare Alessio