Camerieri in nero in hotel Blitz della finanza, sospeso: impiegati anche in spiaggia

Nel mirino una struttura tra Torrette e Palombina. Nessuno aveva un contratto regolare e facevano di tutto: camerieri, pulizie, bagnini. Complessivamente scoperti 34 irregolari.

Camerieri in nero in hotel  Blitz della finanza, sospeso:  impiegati anche in spiaggia

Camerieri in nero in hotel Blitz della finanza, sospeso: impiegati anche in spiaggia

Lavoravano senza un contratto, pagati quindi in nero, oppure l’assunzione era irregolare perché lo stipendio dato non corrispondeva all’effettivo orario svolto, solitamente superiore e anche in giorni festivi. In tre mesi di controlli, quelli estivi, la guardia di finanza di Ancona, insieme alla compagnie di Jesi, Falconara, Osimo e Fabriano, hanno scoperto 35 lavoratori in nero e 64 irregolari. In pratica una media di quasi due lavoratori al giorno non in regola. Dal controllo sono stati interessati bar, ristoranti, alberghi e locali della movida. Multati 21 datori di lavoro e avanzate dieci richieste per sospendere loro l’attività. Solo per due imprenditori però la sospensione si è poi concretizzata. Ad Ancona, tra Torrette e Palombina, è stato trovato un hotel che impiegava personale completamente in nero. Nessuno aveva un contratto. La struttura, utilizzata anche da una clientela in transito per motivi di lavoro o di assistenza al vicino ospedale regionale, aveva personale preso facendolo passare da tre distinte società non autorizzate, al fine di eludere i previsti obblighi contributivi. I dipendenti in pratica sarebbero risultati di queste società fittizie ma che, stando alle indagini, servivano solo per coprire il lavoro sommerso. I lavoratori erano impiegati come camerieri nel ristorante dell’hotel, per il servizio di pulizia delle stanze alberghiere e per la gestione di una annessa spiaggia. Sì perché la clientela poteva anche godere di un ombrellone e lettino per andare al mare. Dieci dipendenti si occupavano dei servizi prettamente estivi, altri 54 erano invece quelli fissi tutto l’anno. Evasi contributi per 275mila euro. L’attività verrà multata di 175mila euro. I militari hanno effettuato anche numerosi accertamenti in materia di corrispettivi telematici, scontrini e ricevute fiscali, constatando che il 35% degli esercizi controllati non li emetteva. Anche questi sono stati multati.