Caro (futuro) sindaco ti scrivo Gli universitari e il problema alloggi "Non coprono tutte le domande"

Il Gulliver: "Ancona diventi a misura di studente, siamo un patrimonio inestimabile e non solo per soldi"

Caro (futuro) sindaco ti scrivo  Gli universitari e il problema alloggi  "Non coprono tutte le domande"

Caro (futuro) sindaco ti scrivo Gli universitari e il problema alloggi "Non coprono tutte le domande"

"Caro (futuro) sindaco, ti scrivo". A parlare, è la lista di rappresentanza studentesca Gulliver. A firmarla, sono Gianluca Ferri e Marika Semeraro, coordinatore e presidente di Gulliver. I ragazzi, con una lettera di ben 8 pagine, si rivolgono direttamente ai candidati sindaco, lanciando proposte concrete per "cercare di rendere Ancona una città più universitaria", perché – spiegano – "la piena integrazione tra mondo universitario e realtà cittadina appare ad oggi ancora distante. Una compagine studentesca di oltre 16mila individui – dicono – non rappresenta soltanto, per il nostro capoluogo, una risorsa economica, ma anche un patrimonio inestimabile su cui investire, per un Comune che voglia fare della ricchezza socioculturale il punto di partenza per una crescita responsabile del benessere cittadino". Nei vari punti toccati da Gulliver, ce n’è per tutti: dal miglioramento della university card, agli alloggi per studenti, fino alle carriere alias per persone transgender. "Pur potendo considerare l’istituzione della university card, avvenuta nel 2014, un passo avanti del Comune, ad oggi la componente studentesca fatica a riconoscere questo strumento come mezzo attraverso cui integrarsi con la città e grazie al quale avere accesso a servizi fondamentali. Essa fornisce sconti esigui in esercizi commerciali del territorio non troppo frequentati dagli studenti". Insomma, tutto fumo niente arrosto. Sul fronte case, "il numero dei posti letto gestiti dall’Ente regionale per il diritto allo studio non copre l’intera domanda proveniente dagli iscritti fuorisede dell’Univpm. Tale insieme non copre il totale delle studentesse e degli studenti beneficiari di borsa di studio che spesso si trovano costretti a stipulare contratti di affitto privato". E vogliamo parlare delle biblioteche? Se a Macerata alcune sono aperte fino a mezzanotte, ad Ancona sono pochissimi i luoghi studio: "Ovviare a questo significa impegnarsi affinché gli spazi universitari possano essere resi comunque disponibili nei periodi di chiusura delle facoltà e perché vengano creati luoghi atti a tal scopo nel capoluogo, anche nei quartieri di Montedago e Torrette".

Si auspica "che questi non siano limitati alle disponibilità strutturali delle biblioteche, ma che contemplino anche la possibilità di sfruttamento di aree all’aperto. La possibilità di fruire di spazi anche al di fuori dell’ateneo incentiverebbe gli studenti a vivere a pieno la città, soprattutto nei periodi di sospensione della didattica. Le istituzioni prendano coscienza della persistente carenza di infrastrutture che possono divenire centri di aggregazione". C’è bisogno di una "diminuzione del costo d’abbonamento annuale al trasporto pubblico locale, sino a raggiungere la totale gratuità, risolvendo sovraffollamento e lunghi tempi di percorrenza". Parola d’ordine inclusione: "Assistenza per gli studenti stranieri e carriere alias più facili, non solo all’università. È indispensabile che il Comune si adegui al processo civile in atto istituendo un registro alias che permetta di usare il nome di elezione per pratiche nei servizi pubblici (tessera della biblioteca, l’abbonamento al trasporto pubblico locale o impianti sportivi)".

Nicolò Moricci