Centrale idrogeno: c’è un impianto fotovoltaico

Il sindaco Stefania Signorini ha illustrato le varie tempistiche assicurando il recupero dell’ex Montedison come spazio culturale

Centrale idrogeno: c’è un impianto fotovoltaico

Centrale idrogeno: c’è un impianto fotovoltaico

Centrale a idrogeno all’ex Montedison, la previsione progettuale sarà nota a luglio quando la ditta che propone l’intervento avrà consegnato integrazioni e modifiche alla Regione Marche. Lo ha detto il sindaco Stefania Signorini, martedì, in Consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione del Pd sul futuro del vecchio sito industriale dismesso. Raccolti i primi dettagli da tecnici e progettisti, a margine di un tavolo con gli amministratori di Falconara e Montemarciano, Signorini ha riferito in aula, annunciando anche una Commissione ad hoc. Intanto si è appreso che è prevista l’esecuzione di opere di riqualificazione e messa in sicurezza dell’area dove sorgerà il nuovo impianto di produzione idrogeno e la stazione di rifornimento di veicoli Fcev (veicoli elettrici a celle a combustibile, ndr) nei pressi del sito stesso.

"L’impianto sarà dotato di tutti i servizi ausiliari e di sicurezza necessari per il suo funzionamento", ha rassicurato. Sarà realizzato un nuovo impianto fotovoltaico da circa 7,8 Mwp (Fv asservito) dedicato alla produzione di idrogeno nel comune di Falconara, ma nei terreni di disponibilità dell’Ati (l’associazione temporanea di imprese di cui fanno parte Renco e l’azienda Pollarini, proprietaria del sito) in prossimità del casello autostradale di Montemarciano, a circa due chilometri dall’ex Montedison. Saranno posati nuovi cavi di media tensione e fibra ottica di collegamento tra gli impianti Fv e quello ad idrogeno, oltre che la posa di un nuovo elettrodotto per l’allaccio dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica. Su progettualità così diverse e se compatibili nello stesso sito, il sindaco ha spiegato che "l’intervento è soggetto al rilascio dell’autorizzazione unica di competenza della Regione". Se rilasciata, "costituirà una variante urbanistica al Piano regolatore vigente". Variante che riguarda solo la parte in cui localizzare l’impianto ad idrogeno. Dunque, ha chiarito Signorini, "non precluderà l’attuazione delle previsioni di Prg per le restanti porzioni".

Confermata, quindi, la destinazione a polo culturale, con area per le esposizioni e la valorizzazione degli edifici simbolo di archeologia industriale tutelate dalla Soprintendenza. Sulla centrale ad idrogeno, i potenziali impatti ambientali saranno valutati dalla Regione. Il progetto ha ottenuto finanziamenti per quasi 5 milioni di euro tramite i fondi del Pnrr legati alla produzione di energia pulita. Unico vincolo: lavori da terminare entro il 2026. Infine proseguono le iniziative per la bonifica. La Tev Group ha ricevuto dalla Provincia le autorizzazioni per eseguire, in estate, prove pilota in un impianto di ricerca e sperimentazione per il recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi da installare nell’area ex Montedison. In chiusura, non sono noti gli esiti del ricorso al Tar della proprietà del terreno dopo il diniego del Ministero dell’Ambiente.

Giacomo Giampieri