Chiara Ferragni fa la 'Madonna con bambino' nell’opera di Salvi, polemiche a Sassoferrato

La ricostruzione grafica della nota influencer fa discutere la politica. Il sindaco tace e il presidente dell’Unione critico: "Una scelta tutta sui generis"

Chiara Ferragni in veste di "Madonna con il bimbo che le porge il frutto"

Chiara Ferragni in veste di "Madonna con il bimbo che le porge il frutto"

Sassoferrato (Ancona), 5 ottobre 2020 - Uno dei tanti dipinti del più noto pittore sassoferratese stravolto con il viso di Chiara Ferragni posizinato nel corpo e nei vestiti della Vergine. E’ subito scattato il polverone mediatico attorno al servizio giornalistico realizzato dal periodico ‘Vanity fair’ corredato dall’immagine ritraente la nota star del web nei panni della "Madonna con il bambino che le porge un frutto", dipinto a olio su tela di 49 per 65 centimetri realizzato nel 1660 da Giovan Batista Salvi ed esposto due anni fa a Perugia nella mostra curata da Vittorio Sgarbi.

L’affondo più diretto sulla rielaborazione grafica effettuata da Francesco Vezzoli, arriva dal Codacons nazionale con un esposto alla Procura e al ministro Franceschini per blasfemia e offesa al sentimento religioso. "Una grave mancanza di rispetto per i cristiani e per l’arte", la definisce il Codacons, aggiungendo come "l’esposto viene inviato anche a Papa Francesco". La vicenda accende subito il dibattito politico e istituzionale nella cittadina sentinate, dove il pittore rappresenta una vera e propria icona identitara. "Lasciatemi approfondire e valutare bene la questione prima di esprimermi e decidere come muovermi", le poche e riflessive parole che concede il sindaco sassoferratese Maurizio Greci.

Un caso, del resto, a suo modo di difficile valutazione per chi guida la macchina istituzionale, sospeso da una parte tra le accuse di blasfemia e sfregio culturale e dall’altra la consapevolezza che la più nota delle influencer del web porti pubblicità riflessa alla cittadina sentinate, in quanto il pittore è noto con l’appellativo de ‘Il Sassoferrato’.

Pesa le dichiarazioni anche l’ex sindaco e attuale assessore della Giunta Greci, oltre che presidente dell’Unione Montana, Ugo Pesciarelli. "Sicuramente – sostiene l’amministratore – siamo di fronte ad un utilizzo davvero sui generis. Diciamo che, senza alcun dubbio, preferisco l’uso ben più fedele fatto delle opere del nostro artista da altre figure conosciute, quali Corrado Augias e Michela Murgia che per i loro libri ‘Inchiesta su Maria’ e ‘Ave Mary’ hanno recentemente scelto due dipinti diversi del Salvi per la copertina dei rispettivi volumi. Attorno al pittore, evidentemente c’è parecchio interesse".

All’attacco con decisione, invece, va l’opposizione consiliare attraverso il capogruppo della Lega ed ex candidato sindaco Giovanni Mezzopera. "Ho scritto al sindaco – dichiara Mezzopera – affinché intervenga per tutelare il nostro grande artista da questo affronto. La ritengo un’offesa, perché il Salvi è una figura simbolo della comunità giustamente omaggiato ogni anno da una rassegna a lui dedicata che sta per tagliare il traguardo dei 70 anni". Poi la proposta: "Fossi nel sindaco e gli organizzatori della mostra Salvi, già nella prossima edizione, proprio quella del settantesimo, inviterei Chiara Ferragni – dice Mezzopera – a Sassoferrato per vedere le opere del nostro conterraneo spiegandole il valore".