Liste d’attesa per l’attività chirurgica, l’Inrca chiede aiuto all’ospedale di Torrette per aumentare la frequenza di una specifica serie di interventi chirurgici, le colecistectomie laparoscopiche. I professionisti di Torrette andranno in trasferta alla sede di Osimo dell’Inrca la cui sezione chirurgica è da tempo ridotta all’osso. L’accordo è subito operativo e andrà avanti fino alla fine dell’anno, poi si valuterà se proseguire nelle sedute straordinarie anche nel 2024. Uno spiraglio su questo tipo di collaborazione si era aperto nei mesi scorsi e adesso il fronte si è allargato. Nei giorni scorsi, infatti, è stata firmata una convenzione tra le due aziende ospedaliere marchigiane. Nel documento si parla di sinergie operative, di integrazioni tra strutture e la ricerca, in realtà si tratta della forte esigenza da parte degli ospedali di sfruttare al massimo le sale operatorie per elevare le frequenze degli interventi. Nello specifico la chirurgia di Osimo, che dipende dal reparto centrale dell’Inrca di Ancona, diretto da dottor Gianfranco Boccoli, è da tempo in difficoltà, da qui la necessità di correre ai ripari. Difficoltà che ovviamente ha coinvolto anche la sede principale del reparto. La soluzione interna all’Inrca per coprire i buchi operativi non è sufficiente, per questo saranno i chirurghi di Torrette ad aiutare il reparto in difficoltà. Come anticipato in precedenza, non è la prima volta che l’Inrca chiede ‘soccorso’ a Torrette. La cosa, infatti, ha già interessato l’attività di gastroenterologia con il personale del reparto diretto dal dottor Emanuele Bendia che ha fatto delle sedute e anche formazione ai colleghi del geriatrico. L’esperienza potrebbe ulteriormente allargarsi anche ad altre specialità, ad esempio è in fase embrionale una collaborazione con l’ortopedia di Torrette.
p.cu.