Cinquemila euro per le famiglie e ventimila alle imprese danneggiate

Sono le prime somme che la Regione elargirà, l’assessore Aguzzi: "I 5 milioni promessi dal Governo non sono ancora arrivati. I Comuni ci stanno inviando le schede per le richieste di risarcimento"

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Alluvione di metà settembre, in arrivo i primi ristori per famiglie e imprese del territorio colpito nelle province di Ancona e Pesaro. Somme irrisorie certo di fronte a una conta dei danni al momento ancora incalcolabile, ma ossigeno puro anche per Comuni e Province per il ripristino di viabilità, messe in sicurezza. Somme promesse dalla Protezione civile di 5mila euro per le famiglie e 20mila euro per le imprese, che dovranno poi essere integrate rispetto ai 5 milioni di euro promessi dalla legge speciale del Governo: "Quei soldi non sono ancora stati accreditati alla Regione in attesa del ristoro dei danni" ci tiene a precisare l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi che aggiunge: "Sulla stima dei danni i Comuni ci stanno inviando le schede di richieste di risarcimento per somma urgenza, le quantificheremo. Il capodipartimento Curcio ci ha rassicurato che i 5 milioni erano per aprire un percorso, attendiamo che tutti gli enti locali ci sottopongano le spese sostenute e con quelle faremo le richieste definitive alla Protezione civile. I danni reali? Voglio pensare che le visite di Draghi, del ministro dell’Interno e di altri esponenti nazionali servano ad aprire un capitolo sulle Marche. Ci vorrà una legge speciale del governo". Aguzzi ieri è stato criticato e attaccato dalla minoranza durante la seduta straordinaria del consiglio regionale dedicata all’alluvione del 15 settembre scorso: "Quel giorno già dalle 18,15-18,30 sui social si stava materializzando la catastrofe e lui si è reso conto cosa stesse accadendo solo dopo mezzanotte _ hanno attaccato Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini del Pd _. Alle 19 i sindaci e i consiglieri di Sassoferrato e Barbara erano allertai, il sindaco di Trecastelli era in strada per evitare altri anni e lui non sapeva nulla? Almeno fino alle 22 nessuno lo ha avvisato, era all’incontro pubblico al cinema Gabbiano a Senigallia. Prima di andare in cabina di regia, tuttavia, ha avuto il tempo per andare a casa e infilarsi il giaccone della Protezione civile". Gli attacchi alla Regione sulla gestione dell’emergenza, tuttavia, arrivano anche dal ‘fuoco amico’: "La situazione delle famiglie costrette fuori casa è seria. Spero che il contributo di autonoma sistemazione (Cas, ndr.) arrivi quanto prima _ tuona Massimo Olivetti, sindaco di centrodestra di Senigallia _. Abbiamo 276 famiglie fuori casa e 70 persone negli alberghi, ma le somme per il contributo non sono ancora state accreditate. Per questo eravamo in Regione stamattina (ieri, ndr.), così come chiedevamo al vicecommissario alla Protezione civile di avere un sistema di allertamento di valle degno di questo nome. Sono stanco di fungere da rabdomante quando piove, non ho questa facoltà". Dopo la sua relazione il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, dopo gli attacchi dell’opposizione ha incassato la solidarietà della sua maggioranza consiliare: "L’opposizione non ha argomenti e lucra sulla tragedia invece di riflettere sulle responsabilità della vecchia e sulle cose non fatte" è stato il commento amaro di Anna Menghi della Lega. Solidarietà ad Aguzzi è stata espressa anche da Giacomo Rossi (Civici Marche) e da Carlo Ciccioli (Fratelli d’Italia). Questo prima delll’esplosione del caso Ciccioli che deflagherà soltanto in serata. Come riferiamo approfonditamente anche in Qn si è scatenata la bagarre su alcune parole pronunciate dal capogruppo di Fdi: "Il pensionato morto a Pianello d’Ostra si è rifiutato di salire ai piani alti della palazzina, come richiesto dai suoi familiari. All’arrivo dell’onda sono scesi, ma il cadavere dell’anziano galleggiava sul soffitto". Il Pd ha lasciato l’aula per protesta. Nel suo intervento Ciccioli ha anche fornito una spiegazione tutte sua sulle cause di altre morti: "La mamma farmacista e il figlio (Mattia Luconi, 8 anni, ndr,) si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato _ ha aggiunto nel suo intervento Ciccioli _. Le altre vittime, penso alla donna di Barbara e i suoi figli (Brunella Chiù, ancora dispersa, la figlia Noemi Bartolucci e il figlio Simone sopravvissuto, ndr,), trascinate via dal fiume: dico che la prevenzione e l’allarme sono temi giusti, ma molte delle vittime stanno in case coloniche. Molte case sono costruite sul letto del fiume".

Pierfrancesco Curzi