Cnh Industrial, aumenta la cassa integrazione. Intanto sono 127 gli operai pronti a uscire

Dieci giorni a giugno e tutto il mese di agosto con riduzione del lavoro, successo per l’incentivo all’esodo.

Cnh Industrial, aumenta la cassa integrazione. Intanto sono 127 gli operai pronti a uscire

Cnh Industrial, aumenta la cassa integrazione. Intanto sono 127 gli operai pronti a uscire

Cnh industrial, massiccio ricorso alla cassa integrazione per lo stabilimento jesino: le ‘ferie’ si allungano per centinaia di operai. A giugno la produzione dovrebbe interrompersi per dieci giorni e ad agosto per tutto il mese. Il quadro è ancora da definire dopo la nuova organizzazione che deriverà dall’uscita volontaria entro fine giugno di 127 dipendenti. Dopo l’accordo coi sindacati ma dai lavoratori dai 40 anni in su sono arrivate una pioggia di domande per uscire con la buonuscita. Hanno superato quota 150 i lavoratori che hanno manifestato l’intenzione di uscire con il gruzzolo, ma ci si fermerà a 127 come stabilito nel patto azienda-sindacati. A pesare forse l’incertezza data dal mercato e dalla crisi internazionale. Sono complessivamente 914 i dipendenti dello stabilimento jesino che produce i trattori, quello del settore metalmeccanico con più maestranze della provincia. Con le uscite si sta scendendo sotto gli 800 lavoratori. Un bel taglio di forza lavoro. Che va ad aggiungersi agli interinali non confermati lo scorso anno. L’accordo è stato il frutto di una trattativa che prevede anche il ricorso alla cassa straordinaria di solidarietà (una 70ina di giornate all’anno).

Le assemblee con i lavoratori, sono culminate con un lungo applauso ai rappresentanti sindacali Fim, Cisl,Uilm e Aqcf (associazione quadri e Capi Fiat) che hanno portato avanti il tavolo della trattativa spingendosi fino a minacciare lo sciopero nel caso in cui l’azienda non avesse retroceduto sull’intenzione di ridurre da due a uno i turni di lavoro. Tra i dipendenti si respirava il sollievo di aver scongiurato il rischio di molti più esuberi e soprattutto non volontari nel caso di decisione per il turno unico. Secondo l’accordo operai ma anche impiegati over 40 che avrebbero deciso di non opporsi ai licenziamenti entro il 31 maggio (con uscita a giugno) avrebbero ricevuto un incentivo cosiddetto ‘speed up’ di 22.500 euro più 26 mensilità. Era previsto anche un secondo step che avrebbe potuto ridurre gli esuberi facendo rientrare a Jesi dalla Turchia delle lavorazioni oltre all’avvio del lavoro su nuovi trattori. Ma ad oggi le previsioni parlano di nuovi cali produttivi. Nel 2023 si è scesi da 17.400 a 12.300 trattori e per l’anno in corso si parla di un calo produttivo dal 5 al 15 %. Insomma ancora nubi si addensano sopra lo stabilimento di via Giovanni Agnelli.