"Ragazzina in coma etilico, amiche nel panico"

Un 17enne accorso ai giardini Regina Margherita: "Non stavano affatto scherzando, ma non sapevano cosa fare per svegliarla"

Alcol e giovani, binomio sempre più d’emergenza (foto d’archivio)

Alcol e giovani, binomio sempre più d’emergenza (foto d’archivio)

Fabriano, 18 maggio 2021 - "La ragazza è crollata a terra e non voleva più svegliarsi. Le sue amiche sono andate in panico e non sapevano proprio cosa fare, ma non stavano affatto scherzando". A parlare è Luca, 17 anni, amico della quindicenne che sabato pomeriggio ha sfiorato il coma etilico ai giardini Regina Margherita. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto le amiche mettersi in posa accanto alla ragazza priva di sensi per fare dei selfie.

"Io sono arrivato dopo, non so dire chi abbia chiamato il 118 ma posso dire perché conosco le ragazze che non stavano facendosi dei selfie ma non sapevano che fare – aggiunge – Di certo la nostra amica ha fatto una cavolata. Ha bevuto a stomaco vuoto non per una delusione d’amore e senza un motivo particolare. Un fatto che ha spaventato le stesse amiche. Da quanto so, avevano provato a chiamare il 118 ma le avevano chiesto il numero della mamma che non avevano con loro e non sapevano che fare". Ad accorrere in loro aiuto alcuni passanti: alcuni hanno allertato il 118, altri messo su un fianco la ragazzina che non sembrava rispondere agli stimoli per indurle il vomito. Gli stessi soccorritori avrebbero fatto presente alle ragazze che non c’era da scherzare né da farsi foto o video perché c’era in gioco la vita di una persona. Tra chi si difende e chi condanna il gesto, la notizia ieri ha fatto parlare tutta la città e non solo. Le chiamate al 118 per il caso di Fabriano sabato sarebbero state due: a mandare le amiche nel panico sarebbe stata la richiesta da parte degli operatori del numero della minorenne. Il loro consenso viene richiesto per il trasporto in ospedale dove poi la ragazza è stata portata e presa in cura. Poco dopo la prima sarebbe arrivata la chiamata di uno dei soccorritori che spiegava di aver visto la ragazza a terra passando ai giardini e poi ritornando indietro diversi minuti dopo, di averla vista di nuovo in quelle condizioni come se fosse svenuta. Preoccupati e arrabbiati i genitori sono accorsi poco dopo, ma tra i genitori delle amiche c’è chi, pur non volendo comparire, prende posizione. "Mia figlia era nel secondo gruppo di amiche – spiega una mamma –. Quando è arrivata la ragazza era a terra e si è prodigata per cercare di fare qualcosa. Le amiche erano in lacrime, spaventate, non credo proprio che potessero farsi dei selfie". 

Momenti concitati in cui un minuto appare interminabile. Di certo quello dell’abuso di alcol tra i giovani è un fenomeno preoccupante: solo sabato pomeriggio in provincia sono stati almeno cinque i casi di giovani ubriachi per cui è stato richiesto l’intervento del 118.