
Tommaso Compagnucci in campo
Tre settimane intense, tre tornei da 15mila dollari, un’esperienza in crescendo coronata dalla semifinale a Naples. Tommaso Compagnucci è tornato dal suo primo tour americano con un bagaglio ricco di esperienze, risultati e consapevolezze. Il giovane talento dell’AT Macerata si racconta al Carlino, ripercorrendo questo viaggio che ha segnato l’inizio del suo 2025.
Compagnucci, prima volta negli Stati Uniti: che esperienza è stata a livello umano? "Davvero intensa. Mi sono trovato in un posto completamente diverso da quello al quale siamo abituati, con una cultura differente che mi ha dato tantissimo a livello umano. Sono molto contento di aver fatto questa scelta e di aver avuto l’opportunità di conoscere tante persone. È stato un viaggio che mi ha permesso di crescere non solo come tennista, ma soprattutto come persona".
Ha affrontato molti giovani tennisti americani: che ambiente ha trovato? "Molto più competitivo rispetto al nostro. Quello che mi ha colpito è come i ragazzi americani vivono il tennis: sentono moltissimo le partite, ho visto tanti di loro molto abbattuti dopo una sconfitta. È un approccio diverso rispetto a noi europei, che viviamo il tennis in maniera più tranquilla, sia in campo che fuori. Però devo dire che a livello di allenamento è un ambiente molto bello e stimolante. Ti spinge a dare sempre il meglio".
A Naples è arrivato in semifinale, miglior risultato del tour. Cosa è cambiato rispetto alle prime settimane? "C’è stato un percorso di adattamento. La prima settimana ho fatto molta fatica ad abituarmi alle condizioni: la terra verde è completamente diversa dalla nostra terra rossa, non l’avevo mai provata prima. Già nella seconda settimana in allenamento mi sentivo molto meglio, colpivo bene la palla, ma ho avuto un problema alla spalla che mi ha condizionato a Sunrise. A Naples invece avevo trovato il ritmo giusto, non avevo più dolori e sono riuscito ad esprimere un ottimo livello di tennis".
Il percorso di crescita è stato evidente: dopo la vittoria in rimonta su Alex Nefve a Palm Coast (26 60 63) e lo stop al primo turno a Sunrise contro Noah Johnston, è arrivata la splendida cavalcata di Naples. Lì Compagnucci ha inanellato tre vittorie di prestigio: William Grant (doppio 6-4), il colombiano Miguel Tobon (6-2, 3-6, 6-2) e l’americano Andres Martin (6-4, 6-2), prima di cedere solo in semifinale a Garrett Johns, numero 530 ATP, in un match combattutissimo (6-7(6), 6-4, 6-0).
Dopo questa esperienza americana, quali sono i suoi prossimi obiettivi? "Ora torno in Europa e penso di fare un paio di settimane di allenamento per riprendermi e riadattarmi alle condizioni del nostro continente, fusi orari compresi. Poi il piano è di giocare i tornei da 15mila dollari in Croazia".
Andrea Pongetti