Coronavirus Ancona: a Torrette sette ore in ambulanza

Pronto soccorso chiuso, mezzi in fila e in pellegrinaggio fuori provincia

Coronavirus Ancona, a Torrette sette ore in ambulanza (foto Antic)

Coronavirus Ancona, a Torrette sette ore in ambulanza (foto Antic)

Ancona, 10 marzo 2021 - Il pronto soccorso di Torrette riapre i battenti e torna ad accogliere casi Covid, dopo le ore di chiusura nella notte tra lunedì e ieri, e subito riparte il caos ambulanze. Un equipaggio della Croce Rossa di Loreto, sempre con paziente a bordo, ha atteso quasi sette ore prima di potersene andare: "Siamo andati a casa del paziente verso le 6.30 e poi da Loreto abbiamo raggiunto il ps di Torrette - racconta una delle volontarie a bordo del mezzo della Cri -. Eravamo i primi, pensavo che ce ne saremmo andati subito, invece è stato un dramma. La persona, un sospetto Covid con qualche sintomo, ha atteso dentro l’ambulanza per ore".

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Alla fine l’equipaggio della Cri di Loreto è tornato operativo attorno alle 13,30. Nella tarda mattinata di ieri erano tornate ad essere 5 le ambulanze in fila. Non è andata meglio a tanti altri militi bloccati davanti al ps di Torrette per ore. Ad esempio due ambulanze della Croce Gialla costrette ‘al palo’ davanti all’imboccatura della camera calda del pronto soccorso anche in questo per sette ore. Croce Gialla che da ieri ha deciso di rafforzare il suo parco ambulanze aumentando la dotazione alla luce della problematica legata al Covid. L’eccezionale ondata di casi Covid, non tanto i contagi quanto la raffica di pazienti con sintomi gravi, ha messo in ginocchio l’intero sistema del soccorso ad Ancona e nel suo hinterland.

Come riportato ieri dal Carlino, dopo la chiusura del ps ai casi Covid ordinata dal Capodipartimento dell’emergenza, il dottor Aldo Salvi, subito una mezza dozzina di automezzi delle ‘croci’ di Ancona e dintorni è stata dirottata verso gli ospedali di Civitanova e di Macerata. Altre ne sono partite anche dagli ospedali di Jesi e Fabriano. Da ieri ad oggi in alcune fasce orarie il territorio non ha avuto a disposizione ambulanze per il resto delle emergenze di 118. Come la notte scorsa ad esempio, quando si è verificato un caso che potrebbe avere strascichi pesanti.

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Una 80enne residente in via Metauro, a Torrette, è andata in arresto cardiaco mentre era in casa. L’allarme è scattato e sul posto è arrivato l’equipaggio medicalizzato del 118 che ha consentito alla donna di riprendersi dopo le manovre rianimatorie. L’automedica, come dice il nome stesso, è un’auto e non un’ambulanza, per questo serviva un mezzo idoneo per il trasporto dalla casa della donna fino al vicino ospedale di Torrette. Attorno alla mezzanotte di ieri ad Ancona e dintorni non c’era neppure un’ambulanza libera, tutte impegnate in giro tra la provincia e la regione per tamponare l’emergenza Covid. L’unica ad essersi liberata in quel frangente era della Croce Gialla di Camerano che però aveva appena scaricato uno dei pazienti per Torrette dirottati poi all’ospedale civile di Civitanova.

In quel momento, dunque, si trovava a 50 km circa da Torrette. Durante questo lasso di tempo l’80enne è andata di nuovo in arresto e stavolta non è stato possibile far nulla per lei, è morta davanti agli occhi del figlio. Tornando all’ospedale di Torrette, dopo i numeri abnormi dei giorni scorsi, la direzione ha stabilito di consentire la presenza di 22 pazienti fissi (ieri piccola eccezione alla regola, 23), non uno di più. quindi dai 34 si è lentamente scesi alla cifra stabilita in attesa che si verificassero ricoveri in reparto o dimissioni per chi invece stava meglio.