Coronavirus Ancona oggi, la prima vittima è all’Inrca. Crescono i contagi

Un pensionato di 84 anni, era ricoverato con patologie pregresse. Nelle Marche sono saliti ieri a quattro i casi mortali

In ospedale

In ospedale

Ancona, 5 marzo 2020 - C’è una prima vittima da Coronavirus ad Ancona. Si tratta di un pensionato di 84 anni residente ad Ancona con la sua famiglia. L’uomo è deceduto la notte scorsa all’Inrca a seguito dell’aggravarsi di una serie di patologie pregresse a cui nei giorni precedenti si era aggiunta anche l’influenza da Coronavirus che no ha fatto altro che peggiorare un quadro clinico abbastanza grave. Così come il primo paziente risultato positivo al Covid-19 ad Ancona e provincia, notizia di domenica scorsa, la città si aspettava prima o poi anche la prima vittima. In effetti la brutta notizia è arrivata alla fine, ma è sempre bene precisare come si sia trattato di un aggravamento provocato da una serie di concause patologiche che nel giro di un giorno e mezzo hanno portato l’84enne dal soccorso domiciliare alla morte in reparto, all’Inrca.

Il Gores ha comunicato questa mattina che sono 124 i tamponi risultati positivi al Coronavirus nelle Marche, su un totale di 413 effettuati. I casi positivi nella provincia di Pesaro Urbino sono 100, nella provincia di Ancona sono 19, nella provincia di Macerata sono 2 e nella provincia di Fermo sono 3. E’ attualmente in aggiornamento il numero dei ricoverati in terapia intensiva. 61 pazienti sono ricoverati nei reparti di malattie infettive. Le persone in isolamento domiciliare sono 704, di cui 643 asintomatici e 61 sintomatici.

 

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Restano da individuare le modalità del contagio, anche se, da quanto è stato possibile apprendere, il paziente fosse allettato a casa da qualche tempo, dunque senza contatti con l’esterno per un determinato periodo. I familiari della vittima, la moglie e il figlio, sono stati posti in isolamento fiduciario visto il contatto con il loro caro prima del decesso. Certo in questa fase non sarà facile per loro sottoporsi ad un provvedimento necessario e anche di buon senso, in compatibilità con le pratiche funerarie di cui dovrebbero occuparsi. Sul fronte del personale sanitario che è entrato in contatto con la vittima, non è stato necessario prendere misure particolari.

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Ricostruendo la vicenda nel suo complesso, infatti, si evidenzia come ogni misura protettiva da parte dei soccorritori è stata presa. La chiamata alla centrale operativa del 118 è arrivata nella mattinata di lunedì e già definiva i caratteri sintomatologici di un sospetto caso da Coronavirus. Da qui la presa in carico immediato di una serie di precauzioni da arte del personale di emergenza che è arrivato a casa del pensionato con tutte le protezioni del caso. Il paziente è stato messo in sicurezza e trasferito immediatamente all’Inrca dove, nel frattempo, le misure di prevenzione erano state adottate. Nessuno degli operatori del 118 e della Croce Rossa intervenuti sul posto e del personale dell’Inrca è stato messo in isolamento in quanto disponeva delle protezioni del caso.

Oltre ad affrontare il delicato quadro clinico del pensionato, come abbiamo ripetuto già piuttosto serio, i sanitari hanno effettuato un tampone poi finito al laboratorio della struttura di Virologia di Torrette per l’analisi di rito. Il campione prelevato ha dato conferma, l’84enne era affetto da Coronavirus e su questa base il personale dell’ospedale geriatrico ha agito. Purtroppo le condizioni del paziente erano serie e non sono andate migliorando. Fino alla nottata tra martedì e ieri quando il suo cuore ha cessato di battere. E' la vittima numero 3 nelle Marche da Covid-19.

Ma nel corso della giornata il bilancio è stato di nuovo aggiornato con l’arrivo della quarta vittima nella provincia di Pesaro-Urbino. Aveva 75 anni ed era affetto da patologie pregresse. Era stato ricoverato lo scorso 28 febbraio per uno scompenso cardiaco che era stato necessario trattare con l’applicazione di uno stent, ma nel corso degli esami era anche risultato positivo al Covid-19. Durante il decorso post-operatorio sono poi intervenute complicanze che lo hanno portato alla morte. A scopo precauzionale è stata posta in quarantena l’equipe del reparto di Emodinamica che è intervenuta sul paziente. Intanto contagiato pure un bimbo che frequenta la scuola d’infanzia a Vallefoglia, in isolamento tutti i suoi compagni.

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