REDAZIONE ANCONA

"Cpr, la posizione della Regione mi sorprende"

Il sindaco Stefania Signorini non nasconde il malumore: "Resto contraria all’ipotesi di Falconara e gradirei essere coinvolta nelle decisioni"

L’ex caserma individuata come nuovo Cpr

L’ex caserma individuata come nuovo Cpr

"Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ulteriore in merito all’allestimento del Centro per i rimpatri. Gli enti parlano per atti e la comunicazione di ieri della Regione ci ha sorpreso". Il Cpr nell’area dell’ex aeroporto militare di Falconara continua a registrare falle sotto il profilo comunicativo tra istituzioni, tutte tra l’altro pezzi della filiera di centrodestra. La conferma arriva da Stefania Signorini, coerente nella sua ferma posizione di contrarietà alla realizzazione del centro permanente per i migranti tra via delle Caserme e via del Fossatello.

Due giorni fa il vice presidente della Regione, Filippo Saltamartini, ha detto che la Regione non può opporsi a un dettame dello Stato, confermando, di fatto, l’esclusiva pubblicata dal Carlino il primo ottobre scorso.

La prima cittadina di Falconara non si dà per vinta: "Non sono contraria alla strategia dei Cpr per arginare i fenomeni migratori – spiega al Carlino Stefania Signorini –, ma a realizzarlo proprio nel nostro territorio comunale. Ci sono problemi difficili da risolvere, a partire dall’attualità con la recente alluvione che ha colpito Castelferretti. Sono emerse delle criticità e in caso di nuovi episodi, con cui ormai dobbiamo convivere, l’area sarebbe inidonea a qualsiasi piano di evacuazione. Lo spazio indicato rientra all’interno del Piano di Emergenza della Raffineria, c’è il nodo del by pass, un tessuto industriale pesante, l’aeroporto. Insomma, il progetto andrebbe ripensato e per il futuro gradirei essere coinvolta nelle discussioni".

In questa fase è in corso un’analisi geofisica dell’area in questione, propedeutica all’edificazione del centro che dovrebbe ospitare fino a circa cento persone. Questa fase tecnica dovrebbe presto esaurirsi per poi dare spazio al cantiere vero e proprio, con un progetto simile al sito di Gjader in Albania al centro di forti polemiche. Non ci sono ancora date ufficiali, ma è presumibile che l’obiettivo del governo sia inaugurare il centro di Falconara entro il 2025.

Critiche contro il centrodestra sul tema arrivano dal Pd di Falconara: "La nostra posizione è di forte contrarietà – si legge in una nota diffusa ieri –. I Centri per rimpatrio sono strutture detentive dove prevalgono violenza e criminalità e non rappresentano la giusta soluzione per la gestione della questione migratoria. Siamo contrari ai Cpr, a Falconara e ovunque. Di fronte a una situazione simile sembra che la filiera istituzionale tanto sbandierata dalle amministrazioni comunali di centrodestra, alla prova dei fatti, si sia sciolta come neve al sole".

Un secco no ai Cpr arriva dai sindacati e dal mondo dell’associazionismo: "Esprimiamo la nostra contrarietà in merito alle dichiarazioni dell’assessore Saltarmartini. Non solo crediamo che i Cpr non rappresentino uno strumento di governo per contrastare l’immigrazione illegale, ma riteniamo che essi siano luoghi in cui non sono garantiti il diritto d’asilo e il rispetto dei diritti umani".