MARINA VERDENELLI
Cronaca

Cane muore in agonia denutrito e ammalato: proprietaria a processo

Il meticcio era stato portato da un’amica in una clinica veterinaria. Ed è qui che ci si è accorti delle condizioni: impossibile curarlo

Il meticcio era stato portato da un’amica in una clinica veterinaria. Ed è qui che ci si è accorti delle condizioni: impossibile curarlo

Il meticcio era stato portato da un’amica in una clinica veterinaria. Ed è qui che ci si è accorti delle condizioni: impossibile curarlo

Ancona, 30 aprile 2024 – Portano un cane dal veterinario ma per curarlo è troppo tardi. Dopo una settimana di agonia il meticcio, 8 anni di età, è morto perché denutrito e con una serie di patologie ed infezioni che si protraevano da mesi. E’ quanto sostiene la pubblica accusa che ha fatto finire a processo la proprietaria del quadrupede per maltrattamento continuato di animale e abbandono. Imputata una 40enne originaria di San Severino Marche ma residente in città. La donna, con problemi di tossicodipendenza, non avrebbe badato all’animale tanto da tenerlo in una abitazione, abbandonato, senza cibo e senza acqua.

Il caso è emerso a marzo del 2022 perché una coppia, amica della proprietaria, aveva trovato l’animale ansimante in casa e così si era rivolta ad una clinica veterinaria di Posatora per farlo visitare. Lì il primo responso sulle condizioni di salute del cane, di nome Roco, poco rassicuranti.

La veterinaria che lo aveva visitato aveva visto che il microchip era intestato ad una donna e non ai due che avevano portato il cane così aveva avvisato le guardie zoofile che hanno poi fatto partire la denuncia. Ieri mattina la guardia zoofila ha riferito in merito ai fatti davanti alla giudice Antonella Passalacqua, dove è in corso il processo a carico della 40enne, difesa dall’avvocato Luca Froldi, raccontando come è stato trovato l’animale il 29 marzo del 2022.

"Il cane è stato ricoverato d’urgenza – ha spiegato la testimone – portato da due persone che lo avevano preso in custodia perché la proprietaria non poteva occuparsene. Era molto magro, aveva difficoltà a deambulare. Aveva le unghie molto lunghe. Nessuno ci aveva allertati prima per questo animale, o chiesto aiuto. Il cane è stato dato poi in affido ad una associazione animalista".

Di lui se ne è occupata l’Oipa che lo ha affidato ad un altro veterinario, una clinica di fiducia a Marotta perché non stava ancora bene ma dopo una settimana, era il 7 aprile del 2022, Roco è morto perché troppo grave. In tribunale ieri ha testimoniato anche la veterinaria che a Marotta lo ha preso in cura.

"E’ arrivato con diverse patologie – ha detto la professionista – tra cui una insufficienza renale che lo ha portato alla morte. Una situazione drammatica che si protraeva da diverso tempo. Era un cane molto magro, lasclato in abbandono, senza acqua, senza cibo per giorni". Anche la prima veterinaria, quella della clinica di Posatora, ha riferito in merito all’animale che gli era stato portato dalla coppia spiegando come la bestiola "pesava solo 15 chili e non riusciva ad alimentarsi, una condizione incompatibile con la vita, infatti poi è morto". Le guardie zoofile avevano provato a rintracciare la proprietaria ma senza mai riuscirci. Prossima udienza il 21 giugno per sentire la coppia che ha portato il cane a Posatora.