Gatti chiusi in soffitta tra la sporcizia e animali morti

Un ecuadoriano di 55 anni è sotto processo a Treia per maltrattamento di gatti trovati in condizioni disumane. Il processo è in corso a Macerata.

Gatti costretti a vivere in soffitta e in cantina, al buio, in mezzo allo sporco e vicino a due carcasse in avanzato stato di decomposizione. Per questo è sotto processo l’ecuadoriano 55enne Valdiviezo Gin Leine Guadamud. Il fatto emerse nel corso di un controllo fatto il 19 ottobre 2021 nell’appartamento dell’uomo, in contrada San Marco a Treia. Nella soffitta e nella cantina dell’abitazione furono trovati diversi gatti che, per l’accusa, non avrebbero mai visto la luce del giorno, avrebbero bevuto da ciotole di acqua melmosa e mangiato cibo frammisto a escrementi, avrebbero vissuto tra lo sporco, con il rischio di infezioni e parassiti, e in spazi pieni di oggetti ingombranti, che avrebbero reso difficile loro muoversi in sicurezza. Due animali poi sarebbero stati lasciati lì, sebbene morti da diverso tempo. Da qui l’accusa di maltrattamenti. Ieri mattina in tribunale a Macerata per l’uomo si è aperto il processo, davanti al presidente della sezione penale Roberto Evangelisti.

Nella prossima udienza saranno sentiti i primi testimoni dell’accusa, citati dal pubblico ministero Raffaela Zuccarini. Poi anche l’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Governatori, potrà dare la sua versione dei fatti e chiarire come siano andate le cose.