FRANCO VEROLI
Cronaca

Impennata di aggressioni in corsia. Corso di autodifesa per gli operatori sanitari

L’iniziativa della Cisl dopo la crescita dei casi di violenza fisica e verbale contro medici e infermieri. Nel 2023 denunciati 36 episodi: 23 di minacce e ingiurie, 13 di botte. Le più colpite sono le donne.

Una corsia d'ospedale

Una corsia d'ospedale

Sono soprattutto infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, educatori professionali, operatori delle polizie locali, per tre quarti donne, a subire sempre più frequentemente aggressioni – verbali e/o fisiche – nelle strutture pubbliche in cui operano. È rivolto a loro il corso di autodifesa che la Cisl di Macerata ha organizzato, in collaborazione con il Cus, a favore di 15 suoi iscritti: maestri della Federazione italiana judo, lotta, karate e arti marziali trasferiranno le loro conoscenze di tattiche, strategie e tecniche per la difesa contro aggressioni e/o attacchi, a livello fisico, psicologico e verbale. "Nelle Marche i primi dati Inail certificati relativi al 2023 evidenziano un aumento dei casi. Nel territorio sovrapponibile a quello della Ast 3 di Macerata rispetto ad una decina di casi registrati nel 2022, l’anno scorso c’è stato un vero e proprio balzo, visto che ne sono stati denunciati 36: 23 verbali, con minacce e ingiurie, 13 con veri e propri atti di violenza fisica", sottolinea Alessandro Moretti, responsabile della Funzione Pubblica Cisl di Macerata. "Un contesto – aggiunge – in cui è sempre più difficile per i professionisti delle pubbliche amministrazioni garantire non solo la sicurezza personale, ma anche quella di utenti, familiari e pazienti. Di qui la scelta di organizzare uno stage di autodifesa. Circa il 10% degli infortuni occorsi a chi lavora nelle corsie degli ospedali piuttosto che negli uffici dei servizi sociali o di polizia locale è riconducibile a un’aggressione, contro una media del 3% nel settore privato. In gran parte sono utenti o parenti e amici del paziente a compiere violenze. Le categorie più colpite sono infermieri e Oss, specialmente le donne, che rappresentano i 3/4 degli infortunati". Il corso inizierà dopodomani, ma non è la sola iniziativa volta a contrastare il fenomeno. "Insieme ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza – conclude Moretti – la Cisl organizzerà iniziative di sensibilizzazione". "Ben venga il corso. È una iniziativa utile e bella", commenta Sandro Di Tuccio, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Macerata. "Qualche tempo fa è stato organizzato un corso analogo per gli operatori della Psichiatria di Tolentino e si è rivelato importante. In particolare, si comprende meglio come riconoscere il pericolo e come gestirlo. Al tempo stesso si apprende come tutelare la propria incolumità". "L’aumento dei casi di aggressione è significativo – conclude Di Tuccio – anche perché mentre prima spesso si lasciava correre, oggi gli operatori non sono più disposti a sopportare questi soprusi e, quindi, denunciano sempre ciò che accade".