Daspo Willy per i quattro aggressori egiziani di piazza del Papa

Daspo Willy per i quattro aggressori egiziani di piazza del Papa

Daspo Willy per i quattro aggressori egiziani di piazza del Papa

Dopo la denuncia per lesioni personali aggravate arriva anche il divieto di andare in centro per due anni e di frequentare locali pubblici, compresi quelli di piazza del Papa. Ancora provvedimenti contro i quattro egiziani che la squadra mobile ha identificato come gli autori del pestaggio andato in onda la notte del 26 marzo scorso, nel salotto buono della città a spese di un 17enne. Il questore Cesare Capocasa ha firmato ieri mattina quattro daspo urbani Willy che gli agenti della divisione anticrimine stanno notificando in queste ore ai quattro stranieri. L’episodio aveva creato allarme sociale. La squadra mobile, avviata una indagine, era riuscita ad individuare i presunti colpevoli, aiutati anche da testimonianze e telecamere di pubblica sicurezza. Sulla scorta delle risultanze emerse e valutati gli elementi che hanno contraddistinto l’aggressione, particolarmente violenta e spietata di ben quattro individui in concorso, nei riguardi di un minore, la divisione Anticrimine della questura di Ancona ha elaborato le quattro misure di prevenzione personali citate, inibendo ai predetti l’accesso alle aree interessate, con divieto di stazionare anche nelle immediate vicinanze dei locali pubblici presenti in centro. In particolare è stato vietato ai soggetti, tutti tra i 21 e i 33 anni di età, individuati come responsabili della condotta pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina, per due anni l’accesso alla piazza e a tutte le aree urbane limitrofe, con divieto di stazionare in prossimità dei locali pubblici situati in zona. Il daspo urbano, noto con il nome di daspo Willy, è nato proprio al fine di scongiurare ed impedire la commissione di fatti come quelli avvenuti il 26 marzo ed ha dimostrato, anche nei precedenti episodi verificatisi ad Ancona, risultati in termini di recidive. "La prevenzione è l’arma vincente – dice il questore Capocasa - per combattere questi fenomeni violenti che turbano il vivere ordinato delle nostre comunità".