
La Life Support nel porto anconetano
La nave di Emergency diretta per la terza volta verso il porto di Ancona con a bordo un carico di naufraghi salvati nel Mediterraneo. La capitaneria di porto, attraverso il Ministero dell’Interno, ha assegnato alla Life Support lo scalo dorico dove trasportare i migranti per l’accoglienza: a bordo ci sono 215 persone soccorse in tre distinte operazioni nelle acque internazionali della zona Sar libica. Secondo il racconto di alcuni sopravvissuti, però, almeno 14 persone sarebbero disperse. La prima imbarcazione è stata segnalata da Alarm Phone all’alba: 93 migranti erano su un gommone che si stava sgonfiando e stava imbarcando acqua. I migranti hanno raccontato di esser partiti la sera precedente da Zwaiya, in Libia. Ed era su questa imbarcazione che, secondo il racconto dei naufraghi, erano i dispersi, che sarebbero caduti in mare prima dell’arrivo dei soccorsi. Mentre era in corso l’intervento, i soccorritori hanno visto un ulteriore barchino in difficoltà: i 78 migranti a bordo sono stati tutti soccorsi e portati a bordo della Life Support. Il terzo intervento, sempre su segnalazione di Alarm Phone, ha riguardato un gommone con a bordo 44 persone. I 215 naufraghi, di cui 53 donne, 83 minori che viaggiano da soli e 9 accompagnati, provengono da Eritrea, Somalia, Bangladesh, Camerun, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, Mali e Benin.
La Life Support con ogni probabilità potrebbe arrivare al porto di Ancona nella prima mattinata di mercoledì. Si tratta del terzo viaggio compiuto dalla nave di Emergency ad Ancona. E’ il quindicesimo sbarco di naufraghi ad Ancona dall’inizio della strategia voluta del governo; il primo era stato a gennaio del 2023.