
Ecco i ladri di energia. Forzano una centrale: un via vai continuo per ricaricare di tutto
Ladri di energia in pieno centro storico. Scene da teatro dell’assurdo in piazza Palatucci, uno spazio pubblico interno nella parte bassa di Capodimonte, tra via Cialdini e via Astagno. Alcuni personaggi hanno forzato la porta di una piccola centrale elettrica condominiale e usano gli interruttori per ricaricare gli apparati elettronici più comunemente usati, dagli smartphone ai tablet. È un via vai continuo, tutti i giorni. Un residente ci ha segnalato questa strana abitudine e il Carlino ha trovato conferma alla segnalazione. A quanto pare tra le persone che utilizzano la corrente elettrica pubblica ci sono gli occupanti di un appartamento del Comune chiuso e abbandonato da anni.
Così come la porta in ferro forzata per accedere agli interruttori dell’energia, gli stessi soggetti avrebbero forzato la porta d’ingresso del piccolo appartamento, sempre in piazza Palatucci, occupandolo. L’immobile, vuoto e inattivo da anni, non dispone delle utenze, acqua, luce e gas visto che le reti sono state chiuse e l’erogazione bloccata. Da qui la possibilità di usare una fonte di approvvigionamento elettrico quanto meno per avere i device elettronici sempre ben caricati a pieno regime: "Questo giochino va avanti ormai da settimane, cioè da quando me ne sono accorto visto che abito in quella zona _ racconta al Carlino il cittadino che ha notato gli strani movimenti _. Fino a quel giorno non ci avevo fatto caso. Vedevo delle persone sedute sui gradoni della piazzetta che ogni tanto si spostavano per poi entrare in quella porticina angusta. Osservandoli più attentamente ho visto che i passaggi attraverso quella porta erano frequenti. Pensavo fosse la porta d’ingresso di un garage, di una cantina, ma a usare quel locale erano in tanti anche se prettamente tre-quattro persone, tra cui la donna italiana che vive in quell’appartamento. Ho deciso di controllare più da vicino un giorno e mi sono accorto che la gente entrava in quel bugigattolo per caricare i loro telefoni, tablet e pc. La donna in particolare ricarica i suoi apparati quasi tutti i giorni, tra cui appunto il suo tablet.
La cosa incredibile è che qualcuno entra, attacca la presa all’interruttore e poi attende seduto in piazzetta, altri invece lasciano i cellulari in carica e se ne vanno ritornando dopo una-due ore". Quando noi del Carlino siamo andati sul posto, in effetti, c’era un cellulare collegato alla rete elettrica urbana. Il traffico di succhia-energia va avanti anche di fronte alla protesta messa in atto dal residente che ci ha contattati: "In un paio di occasioni, per far capire loro che mi ero accorto di cosa facevano dentro quella cabina elettrica, sono entrato dopo che avevano lasciato gli apparecchi per la ricarica, ho staccato i caricatori e li ho buttati dentro il cassonetto dei rifiuti. Imperterriti questi continuano ad andare avanti e indietro, senza sosta, ogni giorno e a qualsiasi ora. I telefoni non li ho toccati ovviamente. Spero che chi di dovere in Comune faccia qualcosa per fermare il furto di energia".
Pierfrancesco Curzi