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Ecco lo spettacolo delle infiorate. Palio, un’altra settimana di eventi

Stasera in piazza del Comune la giostra dei giochi popolari. Venerdì l’antica cerimonia. dell’offerta di obolo e cera. .

Ecco lo spettacolo delle infiorate. Palio, un’altra settimana di eventi

Le infiorate artistiche incantano la città, ma non si ferma il ricco programma del Palio di San Giovanni, che prevede un’altra settimana di eventi. Oggi, dalle 21, in piazza del Comune sarà la volta dell’attesa giostra dei giochi popolari. Poi, giovedì alle 21.30 sul sagrato della cattedrale di San Venanzio, spazio al talk show trentennale sulla storia del Palio: a cura di Catia Stazio e Federica Petruio, con la partecipazione straordinaria del Doppiatore Marchigiano. Prevista inoltre venerdì alle 21.30 la benedizione degli arnesi e l’antica cerimonia dell’offerta dell’obolo e della cera: a presiederla sarà monsignor Francesco Massara nella cattedrale. A seguire, alle 22.30, in piazza del Comune, spettacolo di fuoco e spade a cura della compagnia "Signo Gladii". E poi sabato dalle 17.30 borghi e botteghe medievali, banchi di artigianato, enogastronomia e prodotti tipici locali. Domenica alle 21.30 saranno premiate le infiorate artistiche e alle 22 seguirà il palio dei monelli, sempre in piazza del Comune. Il Palio si concluderà lunedì, giorno della festa di San Giovanni Battista, con una solenne messa alle 18 in cattedrale e la successiva processione. Le strade saranno adornate con fiori e drappi colorati e la città si riunirà per rendere omaggio al patrono. Nella serata di lunedì, come consuetudine, ci sarà alle 22 l’inizio dell’attesissima Sfida del Maglio tra le quattro Porte, per l’assegnazione del Palio 2024. "Durante l’anno l’Ente e le quattro Porte non si sono mai fermati – spiega la presidente dell’Ente Palio, Sandra Girolametti – a conferma dell’attaccamento della città e dei residenti alla principale manifestazione cittadina. Grazie a tutti coloro che stanno lavorando, ai tantissimi volontari". "Le infiorate – spiega ancora la presidente – sono sempre più appassionanti. Oramai gli infioratori sono veri e propri artisti e la tecnica, la maestria, la cura e la dedizione non hanno eguali. Servono mesi e mesi di lavoro e preparazione per arrivare all’elaborazione e alla realizzazione di infiorate di quella precisione e di quella portata. Un lavoro corale, che mette a dura prova anche la resistenza fisica dei mastri infioratori, ma lo spettacolo che riescono a creare è di una tale bellezza che ogni anno è un dolore doversene disfare". A ospitarle quattro chiese della città: San Nicolò per il Borgo (autrice Francesca Balduccio), San Filippo per la Cervara (Leonardo Sassi), San Benedetto per il Piano (Patrizia Balducci), poi San Biagio per la Pisana (di Simone Salimbeni).

Sara Ferreri