Restyling dell’ex Cascamificio, Comune e Fondazione Pergolesi Spontini a caccia di fondi per consentire la realizzazione del laboratorio di scenografia e il magazzino di scene e costumi teatrali. Un obiettivo che fa superare le perplessità emerse nelle scorse settimane in seno al Cda della Fondazione che con il progetto rivisto dalla giunta Fiordelmondo si trova a essere proprietaria di un contenitore dove realizzare appartamenti in housing sociale e dover continuare a pagare l’affitto per il laboratorio di scenografia alla Zipa.
Mercoledì scorso il Cda della Fondazione Pergolesi Spontini si è riunito in seduta plenaria (lo avevano richiesto alcuni componenti del Cda appena appreso dalla stampa il ‘ridimensionamento del progetto). Presenti il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, quelli di Maiolati Spontini Tiziano Consoli e Monsano Roberto Campelli (vicepresidente e consigliere) e Rosita Gabbianelli per il Comune di Jesi. Presenti anche il direttore generale Lucia Chiatti e gli assessori ai lavori pubblici Valeria Melappioni e alla cultura Luca Brecciaroli. Al centro del dibattito il progetto di recupero dell’ex Cascamificio, acquistato dalla Fondazione e destinatario di 3,8 milioni dal Pnrr.
"Nel corso dell’incontro – evidenziano Comune e Fondazione - è stata manifestata condivisione rispetto alle scelte adottate dal Comune di Jesi in ordine al piano di recupero dell’ex Cascamificio - attraverso una rimodulazione del progetto originario sulla base delle risorse effettivamente disponibili - che richiedeva tempi strettissimi dal Ministero delle infrastrutture per essere approvato. Il Cda ha espresso piena condivisione sulle scelte future che dovranno essere compiute da entrambe le istituzioni per dar seguito all’individuazione delle ulteriori risorse da destinare agli spazi per la Fondazione per il proprio laboratorio e le attività ad esso collegate, così come approvato dalla Giunta. Da tutti i componenti è emersa la consapevolezza che ci si è trovati ad affrontare una situazione complicata rispetto alla quale sono state individuate quelle soluzioni che consentissero di risolverla positivamente garantendo da un lato il mantenimento del finanziamento pubblico (che poggia le sue fondamenta proprio sull’housing sociale e dunque sulla realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata), dall’altro la certezza degli spazi da destinare alla Fondazione stessa e del pieno sostegno del Comune di Jesi per tale scopo. Un intervento, pertanto, che si sostanzia come opera che interviene sulla valorizzazione di un bene della Fondazione".
Sara Ferreri